Dispiace essere i soli in Italia a ricordare Pedro Gonçalves, artefice insieme al chitarrista Tó Trips di un suono unico, quello dei portoghesi Dead Combo, che dal 2004 al 2018 hanno pubblicato otto album contaminando l’amore per la musica di Carlos Paredes con lo spirito di un suono cinematico ispirato, tra le altre cose, all’epica western di Ennio Morricone.
Pedro e Tó si sono incontrati proprio in occasione di un tributo al grande Paredes, avviando un progetto che si è imposto nel panorama musicale portoghese come uno dei più importanti e originali.
Dopo la pubblicazione di Volume 1 per la loro etichetta Transformadores, suscitano l’interesse di Charlie Gillet, il noto conduttore radiofonico britannico che li inserisce nelle sue playlist per la BBC tra le uscite migliori del 2004.
Volume II- Quando a Alma não é Pequena viene quindi pubblicato per la Universal ed è solo l’inizio di un’avventura che li porterà a collaborare con artisti del calibro di Marc Ribot, Camané, Sérgio Godinho (una gloria nazionale) e Alexandre Frazão. Nel 2012, il grande produttore cinematografico portogese Paolo Branco li inviterà a suonare a Cannes, durante il party di presentazione di Cosmopolis, il film diretto da David Cronenberg.
Pedro Gonçalves è morto ieri 4 dicembre 2021, la notizia è stata diffusa in prima battuta da Agência Lusa e confermata dall’editore della band, la Sony Music. Gonçalves aveva 51 anni e lottava con il cancro da molto tempo. Gli ultimi concerti del duo erano infatti stati annullati proprio in seguito ad un peggioramento della sua salute.
Tra i numerosi ricordi che il mondo artistico portoghese ha pubblicato in queste ore, emerge quello del cantautore Sérgio Godinho che sul suo facebook e in una testimonianza audio pubblicata dalla rivista Observador, parla di Gonçalves definendolo generoso come persona ed eccellente come musicista.
Ho avuto l’opportunità di intervistare Pedro Gonçalves nel 2006, alla vigilia della pubblicazione di Volume II. Il Pocast è stato pubblicato originariamente da questa parte su indie-eye, ma non era ancora disponibile nel nuovo archivio di mixcloud che stiamo ripopolando.
Da oggi è possibile ascoltarlo di nuovo ed è il nostro piccolo omaggio ad un musicista dal grande talento, che ha saputo combinare i suoni delle proprie radici, con una visione espansa e apolide della musica. Buon ascolto.
Pedro Gonçalves – l’intervista audio