Triosophy ingloba al suo interno la fotografia sonora di un tramonto che lambisce una montagna brulla, l’immagine ritmica di un sole caldo che brilla alto sull’orizzonte. Il disco, interamente strumentale, mescola i suoni tra bagliori psych, albe stoner e miraggi space.
La nuova masterizzazione della versione in vinile è stata affidata all’ingegnere del suono Marc Urselli, che è riuscito a dare maggior pulizia e lucentezza al sound, senza però snaturare la radice originaria del disco, mentre la grafica è stata curata da Luca “Solo Macello” Martinotti.
In un alternarsi di quiete e rumore, riverberi e distorsioni si aprono vaste distese di suoni che si mescolano tra loro all’interno di una miscela fatta di onirismo lento e naturale e granitiche e più corpose esplosioni armoniche. Tutto confluisce nel magma visionario ed etereo di istanti lisergici e di peregrinazioni psicotrope, tra cavalcate cosmiche (A glance at the starry sky) ed elegie morbide (The road to the old mile), elettricità incendiaria (Hot stones under the sun) ed evanescenti chiarori ritmici (The morning light), “magie” incalzanti (Magic Down) e divagazioni caleidoscopiche (Paragliding over the Ocean, Outro).
Triosophy è in definitiva un lavoro che custodisce la bellezza insita nella sua ottima qualità sonora. È un viaggio intimo e ancestrale nel deserto fatto di suoni, impercettibili granelli di sabbia da ascoltare nel silenzio di noi stessi.
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