Per il nuovo singolo estratto dal suo esordio sulla lunga distanza, Ricccardo Morandini si è affidato a UOLLI per la parte visuale. Al secolo Tomas Marcuzzi, il regista udinese che ha già lavorato con artisti del calibro di Brunori, Lo Stato Sociale, Dente, Franco Battiato, Bowland, solo per citarne alcuni, ha cercato di individuare il contrasto tra azione e trascendenza che “Sole dei sensi” in qualche modo suggerisce, attraverso l’alternanza di un setting metadiscorsivo, dove si vede una troupe al lavoro su un centro indefinito, mentre il soggetto è impegnato a liberarsi di tutte le scorie prodotte dall’ego.
“L’idea alla base del video – ci ha detto Uolli – è emersa ascoltando attentamente il testo della canzone di Morandini. E’ stato il perpetuarsi della frase “sparire nel fare” ad aver innescato l’intuizione di realizzare una sorta di meta-video, in cui il centro e il focus dello sguardo della camera (apparentemente) non è mai concentrato sul protagonista, che anzi, addirittura non è presente nei vari set volutamente svelati dalla regia. Lui è sempre altrove, intento a compiere azioni slegate dal contesto del video, azioni quotidiane e di “cura”. Vediamo infatti la troupe intenta ad inquadrare, truccare e illuminare un soggetto evanescente, così come gli onnipresente droni continuano a ruotare attorno alla troupe e al soggetto che però non c’è. Lo svelamento dell’altrove di Morandini è concesso solo allo spettatore, grazie ad una regia che improvvisamente sposta lo sguardo dalla crew per compiere dei viaggi, a volte brevissimi e a volte più lunghi per scovarlo. In un mondo oramai abituato alla ricerca ossessiva di un obiettivo da guardare, di un contenuto da condividere e dalla preoccupante esigenza di fare per dimostrare, questo video vuole raccontare l’alienazione dei giorni nostri, in cui concedersi un atto privato, senza aspettative e senza essere rivolto a nessuno se noi a noi stessi, è così raro che “è un po’ come morire”.
“Sole dei sensi”, è uno dei singoli tratti da “Il leone verde“, primo album di Riccardo Morandini pubblicato nel 2022 e registrato presso lo studio analogico L’Amor Mio Non Muore, coprodotto con Franco Naddei.