Nella sua fugace relazione con il cinema breve destinato ai circuiti promozionali, Nicolas Roeg realizza un numero ridotto di videoclip. Nel 1984, lo stesso anno in cui collabora con Tom Robinson per il video di Listen to the Radio, partecipa all’ambizioso progetto solista di Roger Waters intitolato “The pros and Cons of Hitch Hiking” e realizza una parte del materiale filmato che andrà a costituire un segmento del colossale impianto visivo utilizzato per le esibizioni live del musicista britannico, insieme alle animazioni di Gerald Scarfe.
Il concept, nato insieme a “The Wall” nel 1977 e scartato dai Pink Floyd quando era ancora nella forma embrionale del demotape, è una versione più intima e involuta delle ruminazioni antropologiche di Waters sulla storia del novecento e prende le mosse da un sogno nidificato dove tutti i tabù sull’idea di famiglia vengono fatti a brandelli da un delirante elogio dell’adulterio.
Nicolas Roeg è il regista adatto ad indagare i recessi più oscuri che minacciano la cellula originaria della famiglia; se si pensa a film come Don’t Look Now, Bad Timing, Track 29 e il sin troppo sottovalutato Cold Heaven, oltre al corto di trenta minuti realizzato per la serie Erotic Tales e intitolato Hotel Room, gran parte del suo cinema può essere riletto da un’angolatura che osserva le relazioni proprio in quell’abisso che si apre tra la fedeltà ad un sentimento e tutte le forze distruttive che ne minacciano lo statuto.
Roger Waters – 5:01AM – Dir: Nicolas Roeg
Progettato per una retroproiezione che doveva avvolgere i musicisti sul palco, i brevi film girati da Roeg diventano tre distinti videoclip legati alla promozione del tour e prima ancora del disco di Waters; “quando i miei fan verranno al concerto – dice il musicista britannico in un’intervista concessa nell’84 a Video Jockey per MTV – non rimarranno delusi, perché potranno assistere ad una serie di effetti pari a quelli del videoclip“.
Questa attenzione all’esperienza visuale, che diventerà invasiva, come dimostra la promozione del nuovo “Us + Them tour”, assorbe e arricchisce l’identità dell’album e lo proietta in una nuova dimensione anche rispetto al cortocircuito tra live, cinema e discografia che identificava The Wall come prodotto già transmediale.
La long form di Roeg viene sin da subito minata dall’interno da un approccio frammentario e dalla volontà di Waters di stratificare il risultato con altri media e contributi, per quanto alcuni elementi della narrazione complessiva siano rintracciabili in tutte e tre le clip.
Roger Waters – 5:06AM (Every Strangers Eyes) – Dir: Nicolas Roeg
Tra la title track, “Sexual Revolution” ed “Every Stranger’s Eyes”, la più complessa e ricca è la prima clip, dove il montaggio roeghiano è ai massimi livelli e interpreta in modo prodigioso le intuizioni metamorfiche del nuovo formato, con un approccio non così distante dal lavoro coevo di Godley & Creme nell’advertising. Gli altri due video giocano con le immagini aeree di “The Man Who Fell to Earth”, sfruttano qualche footage famigliare e le foto di Peter Truckel, cercando di mantenere al centro la tematica del viaggio, ma hanno una struttura più approssimativa e sono alternate da un girato di Waters in studio, concepito per confezionare il videoclip tout court.
Roger Waters – 4:41AM (Sexual Revolution) – Dir: Nicolas Roeg
Si parlava della dimensione pubblicitaria del video principale realizzato da Roeg per Waters. Il ruolo di Roeg nel campo dell’advertising occupa uno spazio circoscritto ma decisamente importante, per le modalità incompromissorie con cui il regista inglese si avvicina a questa realtà produttiva, con le stesse difficoltà incontrate durante la sua carriera cinematografiche. La sintesi visionaria del suo cinema diventa ipertrofica e procede per accumulo, ne sono un esempio gli spot realizzati per Terry’s Moonlight Chocolates e sopratutto quello realizzato per la campagna governativa per la prevenzione contro l’AIDS curata da Sammi Harari.
I videoclip che Roeg realizza per Waters sintetizzano questa breve ma significativa incursione del grande regista inglese nel linguaggio promozionale, condensando tutte le intuizioni del cinema anni settanta in una radicale metamorfosi dello sguardo che punta alla mutazione della forma, all’esasperazione del dettaglio e ai forti contrasti cromatici. È un’immagine già pienamente elettronica che usa lo schermo come una tela per dipingere e per cambiare i rapporti prospettici tra infinitesimamente piccolo e infinitamente grande, con una radicalità simile a quella del cinema di Coppola degli stessi anni.
ROGER WATERS – US + THEM TOUR
17 /18 aprile MEDIOLANUM FORUM Assago -Milano
21 /22/ 24 aprile UNIPOL ARENA Casalecchio – Bologna
L’avveniristico tour ‘Us + Them’ toccherà Milano e Bologna il prossimo anno, quando lo show di Roger Waters raggiungerà l’Europa nell’estate del 2018. Il musicista britannico suonerà al Mediolanum Forum (Assago – Milano) il 17 e 18 aprile e all’Unipol Arena (Casalecchio Bologna) il 21,22 e il 24 aprile – i concerti di Bologna avranno due configurazioni diverse: il 21 con parterre in piedi mentre il 24 con parterre numerato
Us + Them, che al momento sta girando il Nord America, ha conquistato critiche entusiasmanti – la scaletta è stata definita “spettacolare” e la produzione “sbalorditiva”.
Lo show prevede canzoni tratte dai più grandi album dei Pink Floyd (The Dark Side of The Moon, The Wall, Animals, Wish You Were Here) più alcuni brani dal suo nuovo album campione d’incassi “Is This the Life We Really Want?”.
Roger Waters – Us + Them tour sarà in Europa e conterrà alcuni tra i migliori capolavori del fenomenale repertorio di Roger Waters. Il titolo prende spunto dal brano del 1974 “Us And Them” dall’album dei Pink Floyd The Dark Side of the Moon, album che ha venduto milioni di copie. Le sue leggendarie performance live sono rinomate per le immersive esperienze sensoriali con una produzione audiovisiva di altissima classe e un sonoro da mozzare il fiato. Questo nuovo tour promette di non fare eccezione, dopo mesi di preparazione meticolosa e composizione visionaria, sarà di ispirazione alle folle con il suo potente obiettivo di trasportare il pubblico in un viaggio musicale.
Roger Waters – Us + Them segna il ritorno di Waters in Europa dai tempi di The Wall Live (2010-2013), il suo tour mondiale sold-out che è stato visto da oltre 4 milioni di fan globalmente in 219 spettacoli e che rimane il tour col più alto incasso nella storia per un artista solista.
Dopo 63 spettacoli sold-out negli Stati Uniti e in Canada nel 2017, il tour di Roger Waters ‘Us + Them’ toccherà Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Olanda, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito nel 2018. (www.rogerwaters.com)