Anche le super stars soffrono per amore, a parte Mick Jagger a cui Dio ha concesso in sorta tutto ciò che ha sempre voluto.
Non è così per Ryan Adams, da mesi alle prese con la separazione dalla cantante Mandy Moore sua moglie dal 2009. Il musicista di Jacksonville non è mai stato particolarmente graziato sul versante sociale; a partire dalla diatriba anagrafica col quasi omonimo Bryan Adams (i loro rimbrotti via web sono fra i migliori dissing della scena musicale) fino ad arrivare ai rapporti glaciali e scontrosi con tutti gli operatori del settore musicale (giornalisti in primis) più o meno esacerbati dal massiccio uso di droghe di Adams.
Le vicissitudini sentimentali hanno funzionato da vero e proprio detonatore portandolo a vivere una situazione che lo stesso Adams non ha avuto remore a definire «dolorosa e umiliante» e che inzuppa i contenuti di Prisoners, quindicesimo album in carriera.
Dal verso in apertura “Do you still love me?” alle battute finali di We disappear, Adams sviscera una serie di dark ballad dal sapore 80’s (To be without you), pezzi tipici del suo repertorio fra il rock e il soft country (Doomsday), fino ai down-tempo rauchi e un po’ gringo (Haunted house).
Ryan Adams – Do You Still Love Me? (Live on The Tonight Show Starring Jimmy Fallon)
Canzoni studiate con la precisione clinica frutto della navigata carriera che gli ha insegnato come alternare i classici colpi di punta e di fioretto e che riescono a far decollare l’album per tutti i dodici pezzi in lista. Adams non delude le aspettative di coloro che hanno sempre cercato in lui un riferimento di quella scena che ora si può definire vintage basata su un rock suonato alla vecchia ma con strumenti nuovi, senza l’attorialità di un Johnny Cash, più affine alla scuola di Springsteen e con il romanticismo dark di un Morrissey uno fra gli artisti di riferimento per Adams.
Per un’oscura coincidenza o forse un bizzarro scherzo del destino, sembra che i migliori album di Adams derivino da delusioni sentimentali. Nel 2000 fu la separazione da Amy Lombardi ad originare i testi di Heartbreaker (un nome un programma) disco che vendette circa 300 mila copie e che portò molti dei pezzi ivi contenuti (come ad esempio Come Pick Me Up) alle orecchie del vasto pubblico.
Sarà il palco del Vittoriale di Gardone Riviera a fare da quinta al lato più intimo di Adams ad accompagnarlo durante il concerto del 12 luglio lungo le sponde del Benaco e, forse, a lenire con la dolcezza del luogo l’aspetto già luttuoso del suo repertorio.