Sebastiano de Gennaro è il protagonista del terzo numero di Personal Playlister Podcast.
Dopo Godblesscomputers e Giovanni Succi/Bachi da Pietra è il turno del quotatissimo percussionista, batterista e sperimentatore che ci racconta il suo primo album solista intitolato All My Robots attraverso la musica che ha amato e che in qualche modo lo ha influenzato. Un modo diverso per attraversare il lavoro di un artista in una sorta di recensione/conversazione maieutica, in linea con l’approccio di Personal Playlister.
Con Sebastiano De Gennaro insieme a Boulez e Fantomas, tra math rock e John Cage, vi auguriamo buon ascolto
SEBASTIANO DE GENNARO ASCOLTA IL PODCAST
È uscito per MeMe lo scorso 5 giugno il primo disco di Sebastiano De Gennaro. Il multi-percussionista, rumorista e compositore autodidatta ha esordito suonando i generi più diversi per poi essere ammesso al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove si diplomerà in Percussioni con il maestro Maurizio Ben Omar.
Le sue collaborazioni diventeranno numerose: dai Baustelle a Pacifico, Da Der Maurer a Edda, Dai Calibro 35 a Nada, da Marco Parente a Remo Anzovino fino all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Tra i suoi progetti anche quello degli Esecutori di Metallo su Carta fondato insieme ad Enrico Gabrielli.
“All My Robots” è un omaggio a Isaac Asimov e sono dodici composizioni per piano e percussioni intonate ad elettronica. I riferimenti sono moltissimi, dalla dedica ad Olivier Messiaen fino alla musica cartoonistica di Raymond Scott oltre ai richiami in versione “math” al repertorio di György Ligeti.