Originario di Madrid ma stanziato a Londra, Chino Moya è un autore di pubblicità, cortometraggi e video musicali dal notevole segno distintivo. Completamente auto-didatta è artefice di una strana “fantascienza” dello spazio urbano, a tratti di ascendenza quasi De Chirichiana, altre volte più incline ad isolare il segno come enigmatico e cinico gesto surrealista, le cui origini Iberiche diventano ben chiare per il gusto ironico e crudele, e la possente impostazione pittorica dell’inquadratura.
Tutti i suoi video hanno in comune la trasformazione dello spazio quotidiano, sia esso inteso come area famigliare o in modo più estensivo, i confini di un contesto urbano. Il video girato per Supersubmarina è un esempio del suo rigore in termini di ricerca visiva. Ambientato idealmente in una città “tipo” dell’est Europa tra la fine degli anni ’70 e gli inizi del 1980, si inventa una serie di episodi legati a fenomeni paranormali, citando il Tarkovskij di Stalker e il Wolf Rilla del Villaggio dei Dannati, gira in Bulgaria per trovare quel contrasto naturale tra gli esterni post industriali e gli interni delle abitazioni che ancora conservano il vecchio stile comunista e tra 16 mm e Red One sceglie la seconda opzione per estendere ad un giorno in più i risicatissimi tempi di lavorazione.
Il nuovo video di St. Vincent, “Digital Witness”, brano tratto dal nuovo e omonimo album della Clark previsto per il prossimo 24 Febbraio 2014 su Loma Vista, non solo colloca la musicista Americana in un contesto metafisico, tipico dell’immaginario di Moya, ma la trasforma in una scultura perfettamente sincronizzata con lo spazio, in un lavoro che ai più distratti ricorderà sicuramente l’automatismo dei Talking Heads oppure anche l’iper-realtà “pop” dei Devo, o forse certo post moderno Wave (Dai Matia Bazar ai Lotus Eaters) ma che ovviamente pesca a piene mani da territori iconografici molto più complessi, antichi e allo stesso tempo stratificati, gli stessi che caratterizzano quasi tutti i video di questo geniale autore, tra fantascienza, surrealismo e arte digitale in movimento.