domenica, Dicembre 22, 2024

Television: Marquee Moon in versione integrale al Teatro Romano di Fiesole

Nel 1973 Tom Verlaine mette insieme i Television insieme a Richard Hell, Richard Lloyd e Billy Ficca per poi ricombinare diversamente la lineup dopo l’uscita di Hell dalla band, avvenuta nel 1975 prima della pubblicazione ufficiale di Marquee Moon. Se l’apprendistato sonoro dei Television si forma in quella fucina del suono Newyorchese che era il CBGB, sono le scelte di Verlaine in controtendenza con parte di quella stessa scena a determinarne il percorso.

Tom Verlaine e Richard Hell
Tom Verlaine e Richard Hell

L’estromissione di Hell è probabilmente una delle chiavi di lettura possibili, perché era evidente quanto l’estrema soggettività punk che sarà definita da quel manifesto nichilista che è Blank Generation, non rappresentasse una priorità espressiva per Verlaine, più attento a crearsi una poetica autoriale stratificata.

Richard Hell in Blank Generation di Ulli Lommel
Richard Hell in Blank Generation di Ulli Lommel

Allo stesso tempo il distacco sintetico che Brian Eno cerca di infondere ai primi tentativi di registrazione in studio non è quello che interessa a Verlaine; le session guidate dal noto produttore orientano il suono della Band in una direzione algida e schizofrenica, certamente in anticipo rispetto a quelle intuizioni che sarebbero state codificate in seguito e altrove, per esempio con i Talking Heads, ma del tutto sgradite alla prima chitarra dei Television. I brani registrati durante il dicembre del 1974 sono solo una parte di quelli che andranno a costituire la tracklist di Marquee Moon e vengono rifiutati in toto dal musicista di Morristown, del tutto intenzionato ad affermare l’impatto chitarristico della band. Le registrazioni con Eno avvengono nello spazio di due giorni più un terzo dedicato al missaggio, le tracce sono cinque: “Prove it”, “Venus de Milo”, “Marquee Moon”, “Friction” e “Double Exposure”, quest’ultima, forse più vicina al punk dei Neon Boys, non verrà inclusa nell’album di debutto pubblicato dalla Elektra. È Verlaine stesso, in un’intervista concessa per Sounds a raccontare quanto il risultato fosse del tutto negativo e vicino al suono dei Ventures. D’accordo o meno con le sue affermazioni, la contrazione del suono prodotto da Eno in questa prima fase e ascoltata più volte da diverse prospettive sonore attraverso bootleg che non suonano mai uguali, è indubbiamente legata a quell’impostazione No Wave che per Verlaine rappresenta una definizione troppo stretta.

Television - 1974
Television – 1974

Hell lascia un anno dopo, Fred Smith lo sostituisce al basso e il suono Television comincia a prendere forma proprio intorno agli sviluppi successivi di quello che sarà il primo album della band, una fusione di approcci e stili diversi, dalla passione di Richard Lloyd per i riff influenzati dal rock and roll, al Jazz di Billy Ficca fino ad arrivare al range di influenze che Verlaine riesce a far confluire: Jerry Garcia, la psichedelia, Neil Young, il minimalismo, il surf, passando per il vibrato animalesco e ricco di intensità di Albert Ayler, il cui sax sarà per lui un riferimento traslato nella sua musica ma anche fonte di ispirazione per la sua stessa voce, trattata spesso come uno strumento e utilizzata contro l’intreccio chitarristico, basta pensare alla scelta di scrivere le liriche attraverso fonemi e montaggio ritmico vicini ai processi  della scrittura poetica, l’unica in grado di trasformare in visione i paesaggi urbani descritti da Verlaine, tra dolore, depressione e un mai sopito senso della meraviglia come se si trattasse dell’esperienza in continuo movimento del Flaneur all’interno del tessuto metropolitano.

In questo senso il suono di Marquee Moon rimane esempio insuperato di questo contrasto tra geometria e visione liberamente poetica; una fusione riuscitissima anche dal punto di vista ontologico. Piombato in piena era punk come la deriva di un pianeta alieno, il primo album dei Television assorbirà probabilmente tutta la carriera di Verlaine, la cui esperienza solista supera ovviamente la produzione della band in termini quantitativi, ma senza raggiungere lo stesso status di culto.

Television - Marquee Moon (Elektra, 1977)
Television – Marquee Moon (Elektra, 1977)

Chi scrive ama molto di più l’approccio introspettivo del Verlaine solista, apparentemente meno caldo ma altrettanto visionario e capace di scrivere episodi altissimi come Words from the front, album che introduce la ritmica freddissima di una Disco dub rallentata e corrotta e che nei primi ottanta si riappropria di tutto quello che la New Wave stava cominciando a saccheggiare al suo personale genoma sonoro, basta pensare al lavoro dei Felt, band britannica nata proprio in quegli anni e ossessionata dalla chitarra di Verlaine.

Nonostante questo Marquee Moon, più dei successivi episodi a nome Television, si basa proprio sul contrasto tra quello che sarebbe stata la postmodernità a venire e alcune radici piantate nella classicità duellante delle band chitarristiche dei tardi sessanta, tanto da diventare  uno degli album più influenti di tutta la storia della musica rock. È un confronto tra i due diversi impianti chitarristici di Lloyd e Verlaine, tra cluster e derive visionarie, tra l’ancoraggio del riff e il potere tracimante di Verlaine nel frantumare l’assalto sonoro in una discesa spiraliforme verso l’abisso.

Tom Verlaine - words from the front (1982)
Tom Verlaine – words from the front (1982)

Non è un caso che tra gli album del Verlaine solista, quello che più di tutti si avvicina allo spirito di Marquee Moon, nonostante l’atmosfera più soffusa e notturna, sia Warm and Cool, episodio interamente strumentale pubblicato nel 1992 e ristampato nel 2005 da una delle etichette simbolo del post rock chicagoano come la Thrill Jockey. Registrato insieme a Fred Smith e Billy Ficca oltre alla partecipazione di Jay Dee DaughertyPatrick A. Derivaz, elaborava gli aspetti più Jazz e liberi di Marquee Moon riattivando quel contrasto tra calore e forma, struttura e libertà che aveva caratterizzato la forza inventiva dell’album pubblicato dalla Elektra nel 1977.

Tom Verlaine - Warm and cool (1992)
Tom Verlaine – Warm and cool (1992)

E proprio Warm and cool ci serve come pietra angolare per raccontare il recente percorso live dei Television, che al di là delle occorrenze celebrative, è l’occasione per giocare con la durata espansa di alcuni brani, dilatati sul palco verso la forma jam, garantita anche dalla solidità di Jimmy Rip già con Tom Verlaine a partire proprio da Words from the Front e che dal 2007 ha sostituito sul palco Richard Lloyd facendo un lavoro di sostegno del tutto filologico ma assolutamente funzionale all’indomita visionarietà di Verlaine, tanto che negli show più recenti incluso quello di un anno fa all’Alcatraz di Milano, i nostri piazzano quasi sempre una versione delirante di Little Johnny Jewel, il primo 45 giri della band, pubblicato nel 1975 e re-inserito nelle recenti ristampe deluxe di Marquee Moon.

Eccoli di nuovo in Italia quindi a riproporre la versione integrale di Marquee Moon in occasione della data unica prevista per mercoledi 17 giugno 2015 al Teatro Romano di Fiesole; assolutamente da non perdere

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Biglietti:
Primo settore: € 40,00 + d.p.
Secondo settore: € 30,00 + d.p.

Biglietti disponibili sul circuito Ticketone (www.ticketone.it) e relative rivendite

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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