Terry Blue è il progetto in duo di Leo Pusterla, compositore e paroliere che con il più recente “Chronicles of a Decline“, album pubblicato nel 2023 per Another Music Records, aveva lambito territori acustici vicini al pop-folk di Bon Iver. Per quella occasione indie-eye aveva proposto in anteprima il videoclip di Lullaby, 2050.
“Fragile Friend”, il nuovo singolo di Terry Blue anticipa l’album “Lakewoods”
Torniamo ad occuparci della sua musica presentando sempre in anteprima il videoclip di “Fragile Friend“, singolo che ha già visto la luce nelle esecuzioni dal vivo, durante il tour europeo che ha condotto il duo attraverso l’Inghilterra e l’Europa e lungo un periodo di ben due anni.
Il singolo anticipa un nuovo full lenght previsto per aprile e intitolato Lakewoods.
Insieme a Leo c’è anche Eleonora Gioveni, l’altra metà del duo che contribuisce a definire il progetto anche dal vivo, al di là della forma collettiva che in questi anni ha assunto.
Fragile Friend in termini sonori è un vero e proprio cambio di rotta. Registrato negli studi Safe Port Production, integra momenti elettroacustici che superano i confini del pop-folk.
La dimensione confidenziale rimane al centro, ma si aggiunge un’attitudine pop più stratificata e legata alle suggestioni elettroniche del songwriting nordeuropeo di altissima qualità.
Gli arrangiamenti, curati da Eleonora Gioveni trasformano e “corrompono” l’apparente serenità del brano con glitch, interferenze, cambi di prospettiva che alludono al lato più dolente dell’esistenza, legato alla percezione del tempo e alle difficoltà quotidiane.
Una fragilità che è anche elegia della perdita nel passaggio all’età adulta.
Terry Blue – Fragile Friend – il video in anteprima diretto da Alan Koprivec
Fragile Friend, il Making of
Il videoclip di “Fragile Friend” è diretto da Alan Koprivec ed è un viaggio evocativo verso l’isolamento delle Alpi grigionesi.
Il regista lo ha descritto come un “percorso di accettazione e di crescita“. Un’assunzione di consapevolezza dove “non si può fare niente per fermare le cose che accadono sul nostro percorso“
Koprivec ha scelto le forme del realismo magico, accentuato dalle scelte tecnico-espressive che emulano la grana della pellicola e privilegiano la camera a mano per seguire questo strano uccello antropomorfizzato.
L’ispirazione arriva dai costumi tribali e popolari “L’uccello, co-protagosista del video è stato realizzato ispirandomi a costumi tribali e popolari, con queste frange che si muovono al vento comuni in tantissime culture diverse“. La maschera per esempio, ricorda quella dei medici della peste.
Nel video viene impiegato in modo evidente la tecnica slow motion per enfatizzare il movimento delle piume. Il tentativo per Koprivec era quello di creare “una danza nella danza“.
Due giorni di lavorazione e una scrittura in fieri hanno caratterizzato la produzione del video.
L’idea di base si è sviluppata insieme al percorso e a questo viaggio di consapevolezza ai confini del mondo civilizzato.