domenica, Dicembre 22, 2024

The Jungle Giants – Used to be in Love, la fine di una relazione nel nuovo video dei geniali Schall & Schnabel: l’intervista

[English Version, click here]

Schall & Schnabel sono ormai ospiti fissi di Indie-eye. Le loro geniali ed elaborate fantasie pop rappresentano quanto di meglio offra il mercato della videomusica in questi tempi di grande saturazione, ma anche di grandi possibilità. A metà tra videoarte e gioco pop, lo spirito del duo tedesco è di volta in volta situazionista, dadaista, semplicemente “pop”, eppure informato da una tendenza alla costruzione del set, davvero maniacale nel rapporto tra corpi, spazio e oggetti. Dopo averli intervistati sulla loro videografia, in occasione dell’uscita del video di Boyfriend per gli oltraggiosi Confidence Man, abbiamo nuovamente parlato con loro per il video di Bad Dreams realizzato per The Jungle Giants.
Used to be in love” è il nuovo singolo del quartetto di Brisbane, storia di una relazione borderline che attraverso le immagini del duo di creativi tedeschi racconta in modo straordinario il precario equilibrio di una coppia al capolinea, incapace di ammettere la fine della loro storia.

The Jungle Giants – used to be in love – Dir: Schall & Schnabel

 

“Used to be in Love” l’intervista a Schall & Schnabel sulla realizzazione del video per The Jungle Giants

Potete parlarci del concept principale del video?

L’idea è quella di raccontare la vita di una coppia alla fine, entrambe le persone coinvolte sono incapaci di ammettere la conclusione della loro storia. Le differenti dinamiche e i passaggi della loro decadenza emozionale sono rappresentati attraverso interazioni e coreografie che includono oggetti semplici, questi visualizzano condizioni di vario tipo come la perdita della passione, la dipendenza reciproca, il desiderio di avere un bambino ma anche i desideri celati, la relazione con il passato, la distanza ed infine la chiusura.

Come avete discusso tutto questo con The Jungle Giants?

Inizialmente era un’idea concepita per il video precedente, “Bad Dream”, ma è stata scelta per “Used to be in love”. Eravamo d’accordo su una cosa; non dovevamo mettere in scena le emozioni attraverso scene drammatiche, al fine di creare un’atmosfera sottile e disturbante tra i personaggi principali. L’obiettivo era sottolineare le bellissime liriche, ma allo stesso tempo abbiamo ottenuto massima libertà per sviluppare il lavoro.

Volevo parlare proprio dello stile, mi sembra più organico e meccanico rispetto ai vostri precedenti…

Dal punto di vista estetico ha qualcosa di simile ad uno dei nostri lavori dell’anno passato “I need a break from shining“, almeno per quanto riguarda la narrazione principale. Per quanto si fosse pensato all’inizio di utilizzare un effetto di datamoshing per enfatizzare questa relazione disturbata, abbiamo abbandonato l’idea mentre stavamo girando, convenendo sul maggiore impatto del concetto e della coreografia. Tutto è collocato in un ambiente neutro, niente interferisce con la performance di questi sbalorditivi danzatori.

Mi pare che lo spirito sia lievemente Dada. Per l’uso degli oggetti e di macchinari che ricordano lo spirito dei “readymade”

Ci siamo fatti influenzare dall’arte performativa degli anni settanta, ma volevamo rendere il tutto in modo molto meno teatrale, si è trattato quindi di cercar metafore legate alla fine di una relazione con cui le persone potessero facilmente identificarsi, senza ricorrere a strategie troppo “arty”, anche se l’approccio è del tutto artistico. Il negozio locale di utensili, la nostra prima risorsa per tutte le video produzioni che ci accingiamo a fare, ci ha fornito gli oggetti per uso quotidiano di cui avevamo bisogno.

Chi sono i due fantastici performer, protagonisti del video?

Johanna Ryyänen e Amr Karkout, due ballerini berlinesi, guidati in questo caso dal lavoro di coreografia curato da Darwin Stapel. Non è solo la loro presenza fisica e performativa a togliere il respiro, ma anche gli occhi che raccontano in modo così intenso la storia di una coppia alla deriva. Una collaborazione straordinaria, non solo con loro ma anche con tutto il team. Se quando capiti a Berlino si verificasse l’occasione di poterli ammirare danzare, non esitare e vai di corsa ad assistere ad uno dei loro show!

Scheda del Video

Regia // Schall & Schnabel
Direttore Della Fotografia // Leander Ott
Attrice-performer // Johanna Ryynänen
Attore-performer // Amr Karkout
Coreografia // Darwin Stapel
Styling // Andrea Horn
Hair & Make-up // Jennifer Galle
Styling – assistente // Josephine Alexandra Jushaninowa
Committente // Stu McCullough – Amplifire Music
Management // OB Management

English Version

Used to be in Love, the end of a relationship in the new music video made by brilliant Schall & Schnabel: the interview

Schall and Schnabel are almost resident guests here on indie-eye Videoclip web magazine. Their brilliant and elaborate pop fantasies represent the “state of the art” of music video market, in these times of great saturation and great possibilities their videos preserve an high level of originality. A powerful mixture between video art and pop-play, the spirit of the German duo expressed through their productions is from time to time Situationist, Dadaist, or simply “pop”, yet informed by a tendency to construct the set, truly maniacal in the relationship between bodies, space and objects. After interviewing them on their videography, on the occasion of the release of Boyfriend’s video for the outrageous Confidence Man, we talked again with them for the video of “Bad Dreams” made for The Jungle Giants.
“Used to be in love” is the new single from the Brisbane quartet, a story of a borderline relationship that through the images of the German creative duo tells the extraordinary balance of a couple at the end, unable to admit the end of their history.

Can you tell us about the main concept of the video?

The videos main concept is to show a couple, who already know that their relationship is over, but they can’t admit it to others and each other. The different dynamics and stages of their emotional decay is represented in interactions and choreographies with simple objects that visualize stages like lost passion, dependency / co-dependency, the yearn to have a child, concealed desires, dealing with each others past, distance and closure.

How you have discussed it with the Jungle Giants?

Initially it was one idea we had for their previous video “Bad Dream” and they already choosen this for the song “Used to be in Love”. We agreed with them not to show staged emotions, dramatic scenes and instead creating a subtle, but disturbing atmosphere between the main characters. The main focus was to underline the beautiful lyrics, but they granted us creative freedom to develop this video work.

About the style: is more organic and mechanic from your previous releases…

Aesthetically it has some similiarities to one of our previous video projects from last year »INeed A Break From Shining«; at least the main, narrative part. Although we were thinking about using a datamoshing effect in the end to emphazise the disturbed relationship, we lost that intention while we were shooting it and realized that the concept and choreography has a bigger impact, if it’s placed in a plain surrounding; nothing interferring with the performance of the astounding dancers.

There’s a sort of “dada spirit” in it, for the use of objects and “readymade” machines

Actually we were influenced by performance art from the 70’s, but we wanted to make it appear less theatrical; it was all about finding metaphors for fallen relationships that people
can identify with and which are not too arty, although they have an artistic approach. The local hardware store – our first port of call with all video productions – provided us with the
everyday objects that we needed.

Who are the two amazing performer on the video?

Johanna Ryyänen and Amr Karkout, two dancers based in Berlin, were our main performer under the guidance of choreographer Darwin Stapel. Not only their physical presense while performing was breathtaking, their eyes are telling this story of a fallen couple so intensely, it’s been a blast working with them, as well as with the rest of our great team. If you happen to be in Berlin and have the chance to see them dancing, don’t hesitate to attend a show of them!

Credits

Directors // Schall & Schnabel
Director of Photography // Leander Ott
Actress // Johanna Ryynänen
Actor // Amr Karkout
Choreography // Darwin Stapel
Styling // Andrea Horn
Hair & Make-up // Jennifer Galle
Styling Assistance // Josephine Alexandra Jushaninowa
Commissioner // Stu McCullough – Amplifire Music
Director’s Representative // OB Management

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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