Max Claps e James Hoare si conoscono nel 2006 a Londra; il primo è reduce da esperienze musicali un po’ sfortunate e varie vicissitudini personali (ricoveri, abuso di droghe), il secondo impegnato con i già quotati Veronica Falls. I due diventano ben presto amici e decidono di provarci sotto il nome The Proper Ornaments. Dopo la pubblicazione di un Ep nel 2013, ecco l’esordio Wooden Hand sotto Slumberland/Fortuna Pop.
Metti su il disco, parte Gone e pensi all’ennesimo clone dei Jesus And Mary Chain. Quell’inciso di chitarra, quel dinoccolarsi, quella melodia. Mai fidarsi del primo brano però. Claps e Hoare possiedono un gusto Sixties per la melodia piuttosto ampio ma non troppo citazionista, quel tanto che basta da tenerli al riparo dall’etichetta di semplici epigoni di. Aggiungiamoci un approccio frizzante e diretto alla scrittura ed imbeviamo pure il tutto con le appropriate dosi di giramento di capa psych.
Quindi: santini in tasca dei Byrds e dei Velvet Underground, ripasso veloce dei cugini dell’Indie Noise Pop sparsi nel mondo, e partenza con 14 mitragliate dal minutaggio snello e dall’impatto assicurato.
Quando il talento compositivo dei nostri viene miscelato con la classica botta da College Rock Band anni ’90 si hanno i momenti migliori di un album che comunque si lascia ascoltare tutto d’un fiato dall’inizio alla fine: Sun, Ruby, Magazine e Stereolab coniugano in maniera mirabile le due anime della band, ovvero dolcezza lisergica e spavalderia guitar pop.
Un esordio sicuramente interessante.