L’apice della carriera per Tommy James and the Shondells arriva nel 1969 quando viene pubblicato il loro sesto album da studio, intitolato Crimson and Clover, un mix tra psichedelia piuttosto sostenuta, insieme a quell’attitudine pop e R&B che aveva caratterizzato la propensione per i cori nella prima parte della carriera dei nostri. Che Tommy James, leader, chitarrista e voce della band, abbia contribuito massivamente alla creazione del sound è confermato dalla parabola che lo vedrà, verso i primi anni settanta, proseguire in forma solista con ben tre album, tutti pubblicati per la Roulette Records.
La band nasce alla fine degli anni cinquanta nel Michigan e pubblica il primo singolo di successo, intitolato “Hanky Panky“, nel 1964, inizialmente uscito per una label locale, nota come Snap Records. Quel singolo, limitato ad una rotazione radiofonica ristretta, fu ascoltato da un promoter che lo spinse moltissimo attraverso i vari circuiti. L’accordo con la Roulette Records arriverà poco dopo, con la line-up rinforzata grazie a Ron Rosman e Mike Vale.
Cherry Red Records, pubblica per la prima volta, tutta la discografia su Roulette in un box costituito da 6 CD e pubblicato per la collana Grapefruit.
Si tratta di ben 141 tracce, di cui 16 rarissime, costituite da brani comparsi solo nei 45 giri, alcune b-sides e altri reperibili solo in vecchie ristampe o raccolte cd, fuori catalogo dagli anni novanta.
La documentazione è accuratissima perché ci sono tutti gli album sulla lunga distanza pubblicati su Roulette, inclusi i tre solisti di Tommy James, assolutamente un must have che passa in rassegna la parabola sonora della band, partita con il bubblegum pop, proseguita con echi più garage, fino alla fase finale più marcatamente psichedelica, a cui farà da contraltare il terzo album solista di James, pubblicato nel 1971 e registrato nello spirito del country di Nashville.
La raccolta Cherry Red arriva fino a questo punto ed è una documentazione assolutamente completa, corredata dal consueto booklet illustrato con un saggio approfondito, che aggrega molte più informazioni rispetto alle classiche note di copertina, come da tradizione per l’ottima label britannica.
Di seguito il nostro video unboxing. Un ringraziamento speciale a Rachele Pollastrini, per le riprese, gli oggetti vintage e tutto il video setting, ideato interamente da lei per questo numero di indie-eye unboxing.
Cherry Red Records, il sito ufficiale