77 Million Paintings sarà presentato a Mantova in contemporanea con l’installazione sonora The Ship: una sonorizzazione estesa che esplora il rapporto tra composizione musicale e ambiente, basata su una traccia dell’ultimo album di Brian Eno.
L’esclusivo progetto artistico per Mantova 2016, firmato da uno tra i principali innovatori della musica ambient, nasce da una proposta di Francesca Colombo, membro del Comitato Scientifico del Centro di Palazzo Te, ed è organizzato dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te e dal Museo Civico di Palazzo Te con il contributo di ENI.
L’installazione visiva 77 Million Paintings for Palazzo Te è un’opera spettacolare che, attraverso la proiezione di una combinazione di immagini in continua evoluzione, crea una di “pittura di luce” sulla facciata rinascimentale del museo.
Concepito come “musica visuale” grazie all’uso di un software generativo di immagini, 77 Million Paintings nasce dalla costante ricerca sulla luce come mezzo artistico di Brian Eno e dal suo desiderio di esplorare le nuove possibilità estetiche offerte dalla tecnologia. Creato inizialmente per portare l’arte sugli schermi piatti televisivi e sui monitor spesso oscurati e inutilizzati, il progetto, avviato nel 2006, si sta ora adattando a grandi installazioni nei musei e negli spazi pubblici di tutto il mondo.
“Permettendo a noi stessi di lasciar andare il mondo di cui dobbiamo far parte ogni giorno – spiega il compositore – e di arrenderci a un altro tipo di mondo, permettiamo di avere luogo a processi immaginativi”.
Dopo i successi di Sidney e Rio de Janeiro, attesissimo a Mantova, 77 Million Paintings è allestito nel Giardino dell’Esedra di Palazzo Te, in via straordinaria aperto in notturna fino alle 24, e suggerisce un dialogo intimo tra arte rinascimentale e arte contemporanea molto suggestivo.
In contemporanea, le Fruttiere di Palazzo Te accolgono l’installazione sonora The Ship, dall’ultimo album di Brian Eno. The Ship è una sonorizzazione estesa che esplora il rapporto tra composizione musicale e ambiente, che viene allestito con il posizionamento specifico di luci e sorgenti audio collocate separatamente.
L’artista “veste” e illumina lo spazio per consentire agli altoparlanti di diventare una caratteristica visiva dell’ambiente stesso: il risultato è un’opera d’arte multistrato.
L’autore racconta: “Ho avuto l’idea di fare una canzone in 3 dimensioni – una canzone in cui vi fosse la possibilità di camminare dentro, una canzone che potesse trasformarsi in una sorta di scultura. Si tratta di alcuni altoparlanti, per mezzo dei quali possiamo fruire delle nostre esperienze musicali e che consideriamo normalmente oggetti neutri.
Ma ogni altoparlante è un tipo di voce e in questa installazione ho messo insieme una vasta gamma di altoparlanti, quelli più grandi, più piccoli, quelli buoni, o cattivi, o quelli rotti, e cucito le diverse parti della musica per le loro particolari caratteristiche.
Sto cercando di utilizzare il carattere particolare di ogni altoparlante come si potrebbero usare voci differenti in un’opera lirica. La canzone in sé affronta la prospettiva della morte. Quindi è un pezzo che riguarda gli altoparlanti e la morte”.
Dal 26 giugno al 17 luglio, lo spazio sonorizzato è fruibile anche durante l’orario di apertura diurna (9 – 19.30) con accesso contingentato (max 30 persone ogni mezz’ora).