[le foto dell’articolo sono di Virginia Monteverdi]
Sabato 13 maggio, presso la scuola di musica Backstage Academy di Pisa il cantautore torinese Eugenio Rodondi si è esibito in un live acustico all’interno del primo appuntamento dell’iniziativa “Backstage From The Basement” interessante format ideato dall’Associazione Culturale Backstage Academy di Pisa, attiva nell’organizzazione di eventi formativi legati alla musica e che consiste in una serata di prove a porte aperte, il cui scopo è quello di promuovere e far conoscere gli artisti della scena musicale italiana grazie ad un’esibizione a metà tra live e reharsal durante l’ora dell’aperitivo.
La serata si è svolta in collaborazione con Musicraiser, piattaforma con cui Eugenio ha appena terminato la campagna per la realizzazione del suo terzo disco che vedrà la luce su etichetta Phonarchia Dischi. Il live si è svolto all’interno della grande sala della scuola di musica pisana dove Eugenio insieme ai suoi musicisti ha proposto un’esibizione in versione minimale, con chitarre acustiche e basso.
L’ambiente era molto familiare e rilassato, con il pubblico seduto e un grande buffet allestito all’interno della stessa sala, dove tra un bicchiere di vino e qualche stuzzichino si attendeva di prendere posto per vedere questo spettacolo dal formato ibrido, in cui l’aspettativa di un’esibizione live viene arricchita dalla curiosità di vedere quello che accade in una sala prove durante la preparazione di una setlist.
La serata si è aperta con Ocra, title track del secondo lavoro del cantautore, ed è stata una timida apertura che si è risolta poi nei pezzi successivi con maggiore carica e convinzione. Eugenio ha condotto il live in modo molto rilassato, come una sessione di prove richiede, ma con la timida consapevolezza di dover comunque coinvolgere il pubblico presente, e ha presentato diversi pezzi del suo repertorio estrapolati dai precedenti album, Labirinto e Ocra.
Dopo Ocra sono arrivati La notte dei camaleonti, La cicala, Mariel e il capitano, oltre a Dov’è Laura, Capelli di ragnatela, Horror vacui, Briciole di Pane, Canzone moschina, Alice.
Il live si è pian piano sciolto fino a Canzone moschina in cui la maggior parte del pubblico cantava con particolare affezione. Sono stati chiesti bis, non sono mancati i caldi applausi e il sostegno del pubblico, mentre il gruppo ha saputo sempre mantenere quell’atmosfera decisamente intima e a tratti distaccata. A momenti si assisteva al live, a momenti sembrava di spiare le alchimie segrete del gruppo dal buco della serratura, mentre sistema un pezzo e lo arrangia provandone le potenzialità. Nel complesso la maggior parte dei pezzi è uscita con un bel suono, ogni tanto si percepiva la mancanza di un apporto ritmico più deciso, ma nel complesso una formazione ridotta e scarna come questa ha dimostrato notevole impatto, spingendo l’ascoltatore a concentrarsi sulla struttura “nuda” della canzone, punto di forza della scrittura di Rodondi. La serata partita come una sessione di prove a porte aperte si è pian piano trasformata in un live verso la fine dove anche gli ascoltatori hanno iniziato ad interagire maggiormente.
L’appuntamento per le prossime prove aperte è fissato per ottobre, stai tuned: Backstage Accademy Pisa, su Facebook