Un soggetto melodico dalla rime dolci e dal timbro profondo, un (bel) moro di origini italiane che fra gli autori di riferimento annovera De André. Sarebbe bastato già questo affinché Jack Savoretti si ritagliasse il proprio spazio nel panorama internazionale e raccogliesse i consensi degli affezionati ascoltatori che da tempo sono andati ben oltre il circuito limitato della fan base.
Tifoso del Genoa e quindi già adorato da tutti coloro che dei musicisti amano il lato umano, aspetto che li rende per tutti dei potenziali vicini di casa, Jack Savoretti esordisce poco più che ventenne dapprima duettando con la cantautrice Shelly Poole e successivamente con il primo singolo dal titolo Without.
Jack Savoretti – We Are Bound (Video ufficiale)
)
Ma non è stato attraverso le vie canoniche che Savoretti ha scoperto il suono del successo, o almeno non da subito. Alla fama Jack ci è arrivato per una sorta di pensiero laterale che ha trovato nelle colonne sonore delle serie televisive il terreno fertile dove crescere.
Sons of Anarchy, The Campire Diares sono alcuni dei programmi tv che consciamente o meno hanno aiutato Savoretti a costruirsi il proprio trampolino di lancio. Attraversata la fase del songrwriter blues ma non troppo, country ma non troppo, folk ma non troppo, Savoretti trova nel 2015 la formula piena del suo cantare e della sua scritta; Written in scars è il suo quinto album che filtra nei passaggi radiofonici non solo della terra di Albione ma anche in Italia anche grazie alle collaborazioni che nel frattempo prendono piede al di qua della Alpi.
Jack Savoretti, i’m yours – video ufficiale
Elisa, Zibba sono alcuni dei nomi a fianco dei quali Savoretti pone la sua chitarra e la sua voce e che lo consegnano definitivamente al pubblico. Sleep no more è l’ultimo album di Savoretti licenziato a ottobre 2016 e completamente dedicato alla moglie. Un concept album che fa dell’amore l’elemento portante. Nelle dodici tracce del disco si esplora un po’ di tutto, dalle incertezze ai dubbi fino alla felicità a volte persa a volte ritrovata.
Temi che tutti riconosceranno essere già stati esplorati da molti prima e contemporaneamente a lui, ma Savoretti può contare su una resa vocale e interpretativa decisamente poco comuni. La capacità espressiva di Savoretti riesce ad essere elegante ma non melensa, contenuta ma ficcante.
Savoretti intravede i suoi limiti e non sembra desideroso di abbatterli ma si accontenta di governare con piena consapevolezza il proprio stile ammaestrando quel “rock” da sedia in mezzo al palco che tanto gli riesce bene.
Jack Savoretti, when we were lovers (video ufficiale)