Energetica, ritmica, tropicale, paradisiaca. Questa è la musica degli M+A, duo forlivese approdato al Tender:club di Firenze ieri 7 novembre. Senza gruppo spalla, i tre (Michele Ducci, Alessandro Degli Angioli e il batterista reclutato per i live Marco Frattini) hanno proposto più di un’ora di alta classe, con una capacità di coinvolgimento unica per la varietà del pubblico circostante.
In uno dei pochi casi in cui la musica elettronica riesce a sconfinare al di là del mero ‘segnale audio’ inviato dai Mac alle casse, gli M+A hanno coinvolto una sezione ritmica aggiuntiva per percepire meglio il calore sudamericano delle loro canzoni. Per dirla tutta, Ducci e Degli Angioli contribuiscono con maracas, piatti e ovetti a riempire (mai termine poteva essere migliore) il lungo dancefloor fiorentino. Il tripudio di piante sul palco aumenta quella sensazione di vicinanza ai ritmi che la terra ci ha donato e che spesso nascondiamo dietro ai piatti 4/4.
E quindi lode a questi giovanissimi orgogli italiani, come potrebbe dire Pippo Baudo. O perlomeno quest’ultima tranche del Fall tour emoziona ancora nonostante il cambio di stagione. La tropicalizzazione autunnale è arrivata, e Rio sembra più vicina anche grazie ai colorati gadget al neon lanciati tra il pubblico a metà serata.
Entrando più nello specifico, colpisce la ‘tecnica’: tasti, manovelle, maracas e rotelle in sequenza per riprodurre alla perfezione le tracce presenti nell’ultimo These Days (alcune come Bouncy, gustosissima, non figurava su disco). Un live a realtà aumentata: la base del disco e le pulsazioni ritmiche.
Colpisce anche il bis effettuato con un remix: una meta-citazione di Down the West Side, tormentone che ancora ci domandiamo perchè Paolo Sorrentino o chi per lui non abbia utilizzato per una scena iniziale su pellicola.