venerdì, Novembre 8, 2024

Explosions In The Sky – Take Care, Take Care, Take Care (Temporary Residence,2011)

Fare tre volte attenzione è un monito più che sufficiente per introdurre il sesto album in studio degli Explosions In The Sky. Dalla pancia della texanissima Austin il quartetto composto da due chitarre, basso e batteria è tornato fra gli ambienti del post-rock strumentale avvalendosi per la registrazione e il mixaggio di John Congleton, già curatore per Modest Mouse. Take Care, Take Care, Take Care è un album firmato e controfirmato in tutte le sue parti, costruito e composto in puro stile Explosions. Di scostamenti e cambi di rotta decisamente non si può parlare. Arrivati al sesto lavoro in circa undici anni di carriera, gli Explosions In The Sky non si arrischiano a rinnovare il proprio catalogo sonoro al contrario si espongono, o meglio si offrono, all’accusa di monotonia. È vero, inutile non dirlo. Coloro che sono dediti alle loro melodie senza limiti, ai suoni perpetui di chitarra, basso e batteria, saranno appieno soddisfatti dalle otto tracce del disco. Se gli EITS fossero un disegno di certo si tratterebbe di un’immagine senza contorti, un acquarello umido che fagocita tutta la tela a disposizione. Gli Explosions sono così. Non ci sono limiti ragionevoli di tempo, le canzoni sono lunghe, la struttura di ogni traccia cresce lentamente prendendosi quanto più tempo possibile per sbocciare. L’album inizia con Last Know Surroundings e coi suoi riverberi di chitarra che vanno a formare pianure e distese di note. Segue Trembling Hands un vero tocco di stile composto su vari livelli; il coro appena accennato dell’introduzione che si scioglie nel ritmo sostenuto del pezzo e scandito dal rullante. Be Comfortable è forse il pezzo più romantico dell’album, morbido e confortante. Di tutt’altro sapore è Let Me Back, traccia di chiusura del disco. Come la maggior parte dei pezzi Explosions, la canzone parte in sordina per poi intensificarsi in un’eco spettrale con passaggi al limite del cupo. La chiave di lettura per questo disco è rappresentata dai precedenti lavori dal momento che l’album procede esattamente come ci si aspetterebbe ricalcando con minuzia i brani di All Of A Sudden I Miss Everyone e soprattutto The Rescue. Take Care, Take Care, Take Care non è una novità, ma non vuol dire che ciò sia negativo. È un lavoro realizzato in modo più che degno, ricco di sfumature e dedicato all’ascolto intimo e personale. Il marchio Explosions è una garanzia. Ammalianti.

Giulia Bertuzzi
Giulia Bertuzzi
Giulia vede la luce (al neon) tra le corsie dell'ospedale di Brescia. Studia in città nebbiose, cambia case, letti e comuni. Si laurea, diventa giornalista pubblicista. Da sempre macina chilometri per i concerti e guadagna spesso la prima fila.

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