Affermato dj e produttore, nonché nome di punta del French Touch, Alex Gopher devia momentaneamente dal fortunato percorso dance intrapreso più di dieci anni fa e imbocca con convinzione il sentiero del pop. Niente rivoluzioni intendiamoci: il groove c’è, Etienne De Crecy anche (produce l’album) e in diversi brani si respira ancora una familiare aria Superdiscount; resta il fatto che con questo nuovo album che porta il suo nome Alex Gopher scopre una nuova sensibilità melodica, ispirata e leggera, che svela apertamente l’antica passione per i Talking Heads (“Out Of The Inside”), per i Devo (“Carmilla”) e per i New Order (da cui mutua le chitarre piuttosto che non i sintetizzatori). La voce di Alex in particolare, abbandonati filtri ed effetti, si scopre inaspettatamente duttile, espressiva e capace di reggere bene anche nei momenti più intimisti come le ballate “Boulder Colorado” e “Song For Paul”, brani pacati e d’atmosfera dove si percepisce forte la presenza di Nicolas Godin e Jean Benoit Dunkel meglio noti come Air.
Alex Gopher pare stia ottenendo ottimi riscontri in patria dove sta raggiungendo interessanti posizioni di classifica e in effetti nel complesso si può dire un album molto ben confezionato, gradevole e il cui ascolto scorre via senza intoppi dalla prima all’ultima canzone anche se, devo riconoscere, senza lasciare grandi tracce dietro di se. Da questa parte un’interessante videografia; distribuisce V2