venerdì, Novembre 22, 2024

Fenster – Bones (Morr Music, 2012)

Berlino incontra New York lungo il 41° parallelo Nord, lungo le traiettorie di venti portatori di diverse varietà di freddo: quello acuto che sorvola i ripetitori ad Alexander Platz e quello molle e sibilante che inumidisce la avenue della grande Mela.
Dal loro incontro ha origine Fenster, cioè l’unione fra Jonathan Jarzyna, JJWeihl  Rémi Letournelle. Formatisi nell’inverno 2010, il duo pubblica il primo LP dal titolo Bones. L’album è stato registrato in tempi da record per un totale di otto giorni trascorsi in uno studio seminterrato a Steglitz, quartiere di Berlino, al riparo da un rigoroso e compassato inverno. “Fenster”, si legge nella biografia del loro sito ufficiale, “uses stuff like guitars, shovels, malfunctioning circuits, drums and humans to make pop songs”. Roba come chitarre, percussioni e, non ultimi, umani per fare della musica pop, canzoni dirette, accattivanti al limite dell’ossessione. E in effetti, le dodici canzoni di Bones rispecchiano appieno la smilza dichiarazione di intenti, a partire dall’apertura di Canyon, tanto di condimento di sonagli e tastiere, passando per la ruffianeria romantica di FantasyII, continuando con la dissolvenza paradisiaca a metà fra Nick Drake  David Sylvian di BlueToWhiteo la cantilenante TheHunter. Dodici tracce rilassanti, sfuggenti e poco invasive. Punto di debolezza di Bones è che piuttosto che invogliare ad una pronta visione di un live, infiamma il bisogno per lo shopping compulsivo e per le relative colonne sonore soft-friendly che accompagnano lo stillicidio delle prove in camerino.  Jonathan Jarzyna, JJ Weihl  Rémi Letournelle sono un trio grazioso, ma sembrano più portato ad accordarsi ai cambi di moda piuttosto che a quelli melodici. Capita difatti che l’andamento sonoro, suppergiù uguale traccia dopo traccia, tenda alla monotonia, e se non fosse per la furba alternanza della voce maschile e femminile, il disco suonerebbe piatto e informe. A questo proposito, c’è da dire che i pezzi eseguiti da  Rémi Letournelle tono e vigore all’album come per esempio in White to Red, con fare teatrale, o 2.7 XO 17da cui è stato tratto il primo video dell’album

Ridurre all’osso, così come ricercare una pura essenzialità, sono obiettivi alti, il più delle volte ardui, perché a sfoltire e sfrangiare si corre il rischio di portare alla luce la poca sostanza che rimane.

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 Fenster in rete

Tracklist.

Oh Canyon | Fantasy II | White To Red
04. Blue To White | Gravediggers | The Hunter | Fisherman | 2.7 XO 17 | Spring Break | Killer Surf Walker | Golden Boy | Gespenster [/box]

Giulia Bertuzzi
Giulia Bertuzzi
Giulia vede la luce (al neon) tra le corsie dell'ospedale di Brescia. Studia in città nebbiose, cambia case, letti e comuni. Si laurea, diventa giornalista pubblicista. Da sempre macina chilometri per i concerti e guadagna spesso la prima fila.

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