venerdì, Novembre 22, 2024

Marvin – hangover the top (Africantape 2010)

Mini suite veloci e taglienti ornate di elettronica da sci-fi. I Marvin di Hangover the Top sono questo e altro. Nel cd uscito in questi giorni per l’etichetta Africantape, il trio di Montpellier butta sul piatto nove tracce piene di ingegno e tecnica, che affondano le loro radici nel math rock primigenio degli anni novanta, che a sua volta prendeva spunto dal prog rock e dall’hard rock di vent’anni prima. La iniziale Roquedor trae in inganno lasciando che i synth e i delay entrino in gioco in modo graduale, in un vortice frenetico verso inestricabili geometrie ornate di noise ordinato e non caotico. Le tastiere e il vocoder molto vintage gettano l’ascoltatore in un’atmosfera di allarme perenne, come pure le ritmiche estremamente non convenzionali e le chitarre possenti. Le progressioni e le evoluzioni delle canzoni non sono scontate e sono anche in certi casi orecchiabili (si veda Dirty Tapping). In chiusura troviamo una cover di Brian Eno, Here Come the Warm Jets, riveduta e corretta con un taglio netto di synth a favore di chitarre e batteria che comprimono l’atmosfera proprio come l’arrivo di veri jet. Con un paio di ascolti anche gli orecchi meno avvezzi apprezzeranno questo complesso lavoro.

Marvin su myspace

Elia Billero
Elia Billero
Elia Billero vive vicino Pisa, è laureato in Scienze Politiche (indirizzo Comunicazione Media e Giornalismo), scrive di dischi e concerti per Indie-eye e gestisce altri siti.

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