Lontano da quella British Invasion senza coglioni che ha devastato la creatività di un intero paese e anestetizzato gli animi di chi s’è trovato a doverla importare, Sequins save lives non produce epifanie miracolose ma è comunque un bella mistura lisergica tra elettronica, Chemical Bros, qualche accenno Warp vecchia maniera e un punk-floor che sposta progressivamente il livello, sfiorando anche le intuizioni dei Moloko più Trippy con tracce come Copycat Cowboy e la schizoide Tornado Descending, troppo rumorosa per appartenere solamente all’anima di Murphy/Brydon. Una traccia come Turn Head Snap Round cerca per esempio di recuperare la filosofia di campioni e brandelli Bristol Sound inserendo un tune simil-Bond in un contesto che aggiunge noise e chaos in modo progressivo e inesorabile. La dinamica del tritacarne feroce funziona benissimo in brani come Chicken, la visionaria e inquietante The Dietary Habits of the Byker Pigeon, piena di aperture chitarristiche evocative, mentre stanca e irrita nelle tracce più british come Insert Name Where Applicable, quasi un’evocazione ai limiti del ridicolo tra Charlatans e residui fuori tempo massimo delle psicotropie soulful diffuse dai Primal Scream.