Sorta di live/antologia, questo This Is Tunng…Live From The BBC raccoglie tutte le registrazioni fatte dal gruppo inglese negli studi della famosa radio. Quello che ne esce è appunto un best of con tutti i pezzi più rappresentativi della band capitanata da Mike Lindsay, rimasto unico deus ex machina dopo la recente uscita di Sam Genders (è da poco uscito un suo disco solista con il monicker Diagrams).
Che dire di questo album? Le session radiofoniche sono registrate alla perfezione, il gruppo è ben affiatato, è tutto talmente perfetto che non sembra nemmeno suonato in presa diretta. Appunto. Il problema dei Tunng è proprio quella formale, a tratti eccessiva, applicazione calligrafica ai dettami di un genere – la folktronica, che indubbiamente anche loro hanno contribuito a perfezionare – che già mostra i primi segni di decadimento. Intendiamoci, i nostri scrivono buone canzoni (Bullets, Jenny Again), ma manca sempre qualcosa per essere dei numeri uno. Nei momenti migliori sono un ottimo incrocio tra Notwist e Fleet Foxes: in quelli peggiori (ma è sbagliato persino chiamarli così) si sbriga il compitino senza infamia e senza lode.
Buoni mestieranti con alcune ottime intuizioni, ecco cosa sono i Tunng: questa raccolta di brani già editi (a parte le due cover presenti: buona quella dei Bloc Party) non fa che confermare tale status.
TUNNG:
Mike Lindsay:
Ashley Bates:
Phil Winter:
Becky Jacobs:
Martin Smith:
Simon Glenister: