Isaac Emmanuel, nato e cresciuto sulla costa est dell’Australia, ma newyorkese d’adozione, è l’unico titolare della ragione sociale Young Magic. Un progetto che, però, ama condividere con molti amici come il video-maker Dylan Wiehahn, regista dell’eterea clip di Sparkly, o l’artista Leif Podhajsky, autore della copertina dell’album, la cui arte viene definita come un esplorazione sistematica della coscienza alterata. Dopo la pubblicazioni di due EP, tra Gennaio e Ottobre del 2011, il prossimo 14 Febbraio vedrà la luce Melt: un viaggio onirico e irreale che, prendendo spunto dalla psichedelia dei tardi anni ’60 (i Pink Floyd più oscuri, per intenderci) e attingendo a piene mani dagli insegnamenti di Portishead e Massive Attack ma senza dimenticare di strizzare un occhio all’ambient, ci catapulta in una dimensione irreale, rarefatta e ipnotica. Concepito e realizzato in posti impensabili e assurdi, ma altrettanto evocativi, come una vecchia base di spie vicino a Berlino, un appartamento completamente vuoto in Islanda e un parco giochi nei pressi di Melbourne, il risultato finale risulta essere, per stessa ammissione dell’autore, la raccolta delle esperienze da lui stesso vissute negli ultimi sei mesi. Suonate attraverso qualsiasi strumento capitava per le mani, collezionando e utilizzando sample presi da vecchie canzoni o direttamente dall’ambiente circostante. Da alcuni denominato bedroom popper, per la capacità di proiettare la mente e l’anima dell’ascoltatore in universi paralleli al nostro, questa pubblicazione non lascerà delusi quanti amano l’elettronica intelligente e artigianale e che suona bene senza scadere nella tamarraggine, o chi ha intenzione di lasciarsi cullare da un novello pifferaio magico dell’era del 2.0.
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Tracklist:
Sparkly | Slip Time | You With Air | Yalam | Jam Karet | Night In The Ocean | Watch For Our Lights | The Dancer | Calvary | Sanctuary | Drawing Down In The Moon [/box]
