Holy Mountain ha pubblicato questa settimana il nuovo lavoro de La Otracina, la band Newyorchese di Adam Kriney, Ninni Morgia, Evan Sobel, psych trio dalle diramazioni complesse per le quali non è sufficiente lo spazio di un articolo a tracciarne scambi, collaborazioni, side projects. Il solo percorso dell’ex chitarrista dei White Tornado passa attraverso Kevin Shea e Peter Evans (The Right Moves), Daniel Carter e Jade Larson, con i quali partecipa al progetto Wizard Trio, Quivers insieme ad un ensamble mutante di musicisti tra cui figura lo stesso Kriney, Ocrabanza sempre insieme all’instancabile Kevin Shea. Tonal Ellipse of the One è il primo cd de La Otracina ad esser pubblicato su Holy Mountain, dopo una serie di release uscite dal 2003 sino ad oggi su CD-R per la Colour Sounds Recordings, l’etichetta di Adam Kriney; contiene 5 tracce infinite e senza margini reciproci, capaci di estremizzare il rapporto tra improvvisazione e groove e che rendono difficile qualsiasi collocazione. Psych trio è un’indicazione generica, assolutamente provvisoria; ci si può riferire casomai ad uno spazio da attraversare con l’esperienza di asimmetrie cognitive espanse, qualcosa che va ben oltre l’idea medio-musicale che ci si può fare con la memoria rivolta a Krautrock, Psichedelia e altri territori contaminati. Gli ancoraggi del Groove ci sono, penetrano con un drumming ventricolare in Yellow Mellow Magic e si materializzano in una versione fantascientifica e matematica dei Blue Oyster Cult nella chitarra di Beyond The Dusty Hills, qui Ninni Morgia è capace di costruire una poetica visionaria che si muove tra astrazione Jazzistica, un distillato di Hawkwind ed un miraggio di melodismo cinematico che viene risucchiato da una voragine potentissima in lotta con le spezzature temporali di Adam Kriney. Nine Times The Color Red Explodes Like Heated Blood è un labirinto di segni e tessiture, l’attacco prodigioso lascia sullo sfondo un’infinite guitar affilata come rasoio, mentre in spazi paralleli la ripetizione costruisce spirali che si incuneano tra King Crimson e una versione degli Storm & Stress meno dissipativa. Sailor of The salvian seas è l’episodio apparentemente più 70’s di tutto l’album, ma con una capacità di sintesi cosi netta da ridisegnare tempi e spazi delle tracce precedenti, preludio per l’apertura freeform di Ode To Amalthea, l’occhio de La otracina dentro la visione di un anti-genere che dissolve tutti i parametri e cita John Williams come simulacro di memoria musicale. Tra le uscite più stimolanti dell’anno.
La otracina su myspace
Tonal ellipse of the one si acquista anche su Midheaven Mailorder