Dopo una quantità importante di uscite discografiche di vario genere (12 in tutto) e tre album ufficiali all’ attivo (l’ ultimo resta Cosmos, del 2007, ma è già annunciato Océano), il musicista messicano, Fernando Corona (n.1970), ribattezzatosi Murcof esce con un ep, ancora per Leaf (ep per numero di tracce, ma non certo per durata) che è la trasposizione dello spettacolo dal vivo Le Grandes Eaux Nocturnes, tenuto nell’ estate del 2007, nel giardino della reggia di Versailles. Spettacolo che prevedeva l’ utilizzo di questi sei brani per la colonna sonora di fantasmagorici giochi d’ acqua e di luci accompagnati da proiezioni notturne Progetto ambizioso ed affascinnante, che ha messo più che mai l’ artista a confronto con quella che è la sua aspirazione da sempre: unire il classicismo allo sperimentalismo. E infatti l’ impianto sonoro che tiene in piedi l’intero lavoro è costruito su composizioni rinascimentali e barocche, suonate con strumenti tipici, come il clavicembalo, la viola da gamba, flauto e violino, voce da mezzo soprano. L’ architetto Murcof riesce a disegnare perfettamente partendo da queste basi un meraviglioso insieme di suggestioni ed emozioni, stimolando gli “affetti” propri di quei generi seppur riadattati ad una modernità densa di ansia e sospensione. Il ritocco in studio applica attraverso l’ utilizzo di reverberi, rumori, effetti analogici un senso di indefinito al tutto, garantendo ancora una volta l’ indecifrabilità che marca strettamente il percorso creativo dell’ autore. E’ ovviamente una “terra di mezzo” nella carriera dell’ artista di Tijuana, nel senso che non gode della compiutezza di un album e risente della mancanza dell’ appoggio visivo dello spettacolo per il quale è stato concepito, ma resta un sopraffino esercizio di stile ed eleganza, suggellandone il valore e lo spessore, esempio senz’ altro significativo (e originale) nel panorama musicale mondiale.