Presentazioni: i Boy&Bear sono originari della australiana Sydney. Nati inizialmente come esperimento solista del cantante Dave Hosking, il progetto è andato via via allargandosi fino all’attuale conformazione che conta un totale di cinque componenti. Dopo l’uscita dell’EP With Emperor Antarctica del 2010, la band è tornata in studio per registrare Moonfire, loro primo LP. Che il genere di riferimento sia il folk non è di certo un mistero; non solo la presenza di strumenti quali mandolino e banjo forniscono una prima avvisaglia ma anche il fatto che abbiano partecipato al tour di artisti del calibro di Mumford & Sons, Laura Marling e Alessi’s Ark. Nel tour del 2010 lo stesso Marcus Mumford ha più volte chiuso il live elogiando le capacità della band e non è assurdo pensare che gran parte della popolarità di cui i Boy&Bear godono in Australia, abbia beneficiato di questa autorevole pubblicità. Tuttavia avere dei padrini così noti e importanti non sempre si rivela un battesimo lieto. Per quanto i Boy&Bear mostrino senza dubbi le proprie qualità, i suoni e l’album stesso mancano di amalgama e di una direzione precisa. Moonfire affascina fin dall’inizio con gli accordi di apertura di Lordy Mary spezzati dalla voce di Dave (voce straordinariamente simile a Chris Martin dei Coldplay), seduce con i ritmi di Milk&Sticks e sorprende con i ritmi reggae di The Village. Traccia dopo traccia, il tentativo di dare varietà ai suoni emerge come obiettivo primario. Ed è proprio questa ricerca così ostentata a conferire quel senso di posticcio che percorre il disco. Moonfire è un buon debutto che pecca in selezione; nel desiderio di voler battere quanti più sentieri, si dimentica che talvolta less is more e che la semplicità, specialmente per un gruppo che lavora con la materia folk, a volte è la migliore qualità.
Dave Hosking (voce, chitarra)
Jake Tarasenko (basso)
Killian Gavin (chitarra, voce)
Tim Hart (batteria, voce)
Jon Hart (banjo, mandolino, tastiere)