venerdì, Novembre 8, 2024

Essie Jain – Caffè Montegrappa (Firenze / 23-02-2009)

Essie Jain dal vivo riduce all’osso il suo songwriting, sostenuto solamente dalla presenza impalpabile della chitarra di Patrick Glynn; prima di attaccare Here We go si scusa e racconta il brano come un crescendo ricco di elementi che non potrà riprodurre, eppure l’essenza settecentesca e barocca della sua scrittura viene maggiormente fuori nella versione da camera; una voce capace di disegnare tracciati modali ricchi e allo stesso tempo soggetti all’ipnosi della ripetizione. Nella versione dal vivo, brani come The Rights abbandonano il peso degli arrangiamenti e si avvicinano al minimalismo ostinato di John Cale per perdersi in un canto popolare di derivazione arcaica. La bellissima Do It si sgancia da tutta l’elettricità stanca e malsana della versione da studio e si trasforma in un grido dal lirismo disperato; in alcuni passaggi si ha la sensazione che Essie possa fare a meno del piano e del buon Glynn, per affidarsi ad una voce magica, potente e colma di una gioiosa sofferenza. Splendida.

Essie Jain su myspace

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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