Dopo i due album “La superficie delle cose” e “Una vita nuova”, rispettivamente del 2003 e 2005, contraddistinti da testi profondi su un rock di forte impronta americana, il cantautore milanese Fabrizio Coppola torna a proporre la sua musica con un EP di 4 brani, “La stupidità”.
La prima sorpresa rispetto alla sua produzione precedente è nel brano che dà il titolo al disco: un attacco diretto e quasi disperato alla società di oggi e alle sue mille contraddizioni, un esempio di cantautorato arrabbiato e sociale, oggi purtroppo sempre più raro, con echi della “Give Peace A Chance” di lennoniana memoria. Rock che torna a muovere le coscienze e a far sentire la propria voce, in un momento in cui la politica sembra poter entrare ed essere confinata solo nel punk o nel folk da liceali (o forse nemmeno lì).
Il secondo pezzo, “L’altalena”, è invece una ballata pianistica, tra cantautorato ed echi brit, dai toni soffusi ed introspettivi, con un testo capace di scavare profondamente in chi ascolta, un’analisi sulla difficoltà di cambiare che raggiunge l’apice quando Coppola sussurra che non si può cadere per sempre.
Spazio poi per “Il colpevole”, il brano più rock e più in linea con la produzione precedente, nel solco di Springsteen e Neil Young, con liriche ancora una volta in grado di colpire nel segno. La chiusura è affidata a “L’ultima battaglia”, breve ballata acustica alla Nick Drake incentrata sul tema della sconfitta e della rinascita, in grado di creare attimi di pathos ed emozione. Sicuramente una buona prova quindi quella di Coppola, un ritorno coraggioso che lascia presagire sviluppi interessanti nella sua parabola artistica, con la speranza che possa raccogliere ciò che gli è dovuto e che, per una volta, non vinca la stupidità.
La title track, la stupidità è in free download dal sito ufficiale di Fabrizio Coppola