Folk apocalittico, lo chiamano. Ma King Dude, pseudonimo del freak di Seattle Thomas Jefferson Cowgill (che con il Dude Lebowski condivide il look ma non la spensieratezza e la cazzonaggine), cerca di fare le cose per bene, e aspetta a giocarsi tutto e a raffreddare l’ambiente con le ventate gelide della sua chitarra acustica. Pubblicato in vinile, questo Tonight’s Special Death approfitta dell’attenzione dell’ascoltatore per costruire il proprio cerimoniale, con una breve presentazione a tutti gli iniziati (My Everlasting Life II) mostrando gli strumenti della preghiera, ovvero una voce cupa e effettata con echi da spavento e una chitarra, probabilmente forgiata da qualche demone. Fino alla quarta traccia, Born In Blood, l’incedere è lento e non si palesa la sostanza, quel folk venato di paganesimo e leggende tratteggiato da altri pareri più o meno autorevoli. Folk appunto che riesce nella sua semplicità ma che con altri effetti sovraggiunti (la voce femminile in Slayer, i suoni diversi ma sempre lo-fi della chitarra) non aggiungono nè modificano alcunchè. I paragoni col man in black Johnny Cash o con un poeta di alto calibro come Leonard Cohen distruggerebbero la reputazione dei primi due dato che la vena cantautorale si perde nel nulla cosmico di quattro accordi in croce suonati in un atrio buio. La forma appartiene ai Death in June, piuttosto, ma la sostanza rimane di Dude stesso, ed è un bene per la bassa qualità del prodotto.