Esce nuovamente ad un anno di distanza dall’edizione Frog Stand (2008) “Hold this ghost” il debutto di Musée Mécanique ristampato in questi giorni da Souterrain Transmissions per il mercato europeo. La band di Portland, oltre ad una manciata di brani devoti allo spirito di Elliott Smith, sembra ripercorrere tutte le stazioni già battute dal pop psichedelico in versione giocattolo degli ultimi quindici anni. Eeels, Neutral Milk Hotel, Mercury Rev e molti altri epigoni comprese le derive francofone. Rispetto alle alchimie semplici ed efficaci di Merz, per esempio, sembra che i Musée Mécanique siano ingarbugliati in un’anonima ripetizione di stampo, per l’appunto, museale. Tocca sciropparsi il solito stupidario di suoni vintage che hanno fatto la retorica fortuna di un genere e che da queste parti rischia di trovare l’eterno riposo.