I Sur sono il progetto di due tutto sommato navigati personaggi nella scena classica e jazz bolognese come Eloisa Atti e Federico Giampaoli, nato dal loro interesse, sin dagli anni 90, per la bossanova e per la musica cubana, e dalla loro esperienza con musicisti di livello internazionale (Bob Moses, Filarmonica de Santiago de Cuba). Questo Il limite è il loro secondo album a quattro anni di distanza dall’omonimo esordio come “Sur”. Per la registrazione del lavoro in questione si sono affidati a calibri importanti della musica Italiana come per esempio Marco Bovi (Vinicio Capossela) e Roberto Rossi (uno dei percussionisti più abili per quanto riguarda la musica latina in Italia). Ne esce senz’altro un album compatto e raffinato, con undici canzoni (di cui due cover) di assoluto livello sia compositivo che stilistico e che fondono le radici latine del progetto con atmosfere più pop e folk, fino a toccare i confini della filastrocca (Lontano). La voce di Eloisa è senz’ altro più che abile nel manovrare le curve delle melodie tra suoni fini e sincopati, tra lenti cadenzati di swing (il limite) a rumbe mai travolgenti (Bovi in moscone, ancora Lontano). E’ il suo mestiere. La nota meno felice è chiaramente l’ originalità. La “maniera” prende presto il sopravvento ed emerge da subito che chi suona si diverte, non sente bisogni irrazionali, non sente urgenze. Tutto viene invece affidato ad una bellezza equilibrata, posata, mai invadente e, di conseguenza, senza troppa incisività. Insomma un bellissimo soprammobile in porcellana. Bene averlo in casa, soprattutto per chi ama i dettagli.