Erland Cooper, titolare di Erland and the Carnival, ispirato dalla lettura di un vecchio libro (Orkney: The Magnetic North di John Charles Gunn) pensa bene di porre tributo, in forma di disco, alla sua terra d’origine, l’arcipelago delle Orcadi, all’estremo nord della Scozia. Coinvolge Simon Tong, suo sodale nei Carnival ed ex chitarrista dei Verve e la promessa del cantautorato off inglese Hannah Peel, già autrice del delizioso The broken wave, in un viaggio sulle isole, alla ricerca di quel particolare mood che vuole imprimere al lavoro. Un percorso conradiano e goethiano insieme, che produrrà anche una serie di scatti e degli splendidi video che commentano, più di qualsiasi parola, la partecipazione sentita con la quale è stato affrontato l’intero progetto: un diario di viaggio in note che un tempo si sarebbe detto concept.
Tra lande desolate di una natura incontaminata, deserte spiagge ventose, scogliere impervie, golfi che paiono non aver mai visto trascorrere il tempo e fari erti su speroni di roccia, i tre, come “viandanti su mari di nebbia”, distanti dai loro abituali ambienti (anche musicali: più pop la Peel, meno Mtvers Cooper e Tong) e coadiuvati da musicisti orcadesi, registrano un’opera sognante ed appassionata, che è un piccolo scrigno prezioso. Lungi dall’essere solo una soundtrack da National Geographic, i tre portano con loro le rispettive esperienze, creando un cortocircuito tra colore brit e sensibilità nordica; umori new wave e tradizione locale; intimità folk ed epicità vichinga, in un suono che è minimale, asciutto (grazie soprattutto ad una produzione “a togliere”) ma cangiante, pronto a mutare forma col trascorrere dei minuti; rarefacendosi con lo scorrere dei brani che assumono, progressivamente, un aspetto sempre più etereo e solenne. High Life, che segue la breve apertura dedicata all’eponima Bay of Skail, sintetizza pienamente i vari input del disco: andamento caracollante, chitarra acustica, batteria appena sfiorata, archi, piani elettrici, scampanellii ed estatico cantato Cooper/Peel doppiato dal locale Stromabank Pub Choir.
Poi è la volta del “vecchio uomo di Hoy” (The old man of Hoy), il pinnacolo di roccia che si erge davanti una scogliera, nella più aspra delle isole dell’arcipelago, celebrato in una wave dal passo in levare, screziato da gabbiani elettronici, che monta e decresce continuamente come una marea. Il grand tour non può non toccare il promontorio scuro, sul mare, conosciuto come Black Craig, del quale i tre dipingono un accorato quadretto celtico (alveo ideale per la Vashti Bunyan che alberga nella voce della Peel); o il più grande insediamento antropico, la meravigliosa città di Stromness, le cui suggestioni sono rese da stridori di feedback ed echi distanti e chiuso da una lunga coda di archi puntellati da note sparse d’organo. Breve tappa ad Orphir, a vedere l’antica chiesa e la nave normanna, che paiono apparire tra le nebbie arcaiche dell’omonimo brano e poi sulla tomba di Betty Corsigall, per celebrare il dramma della ragazza suicida, vissuta nel XVIII secolo, moglie fedifraga, che scopertasi incinta di un marinaio straniero, scelse il gesto estremo per sfuggire la comunità religiosa chiusa e intransigente nella quale viveva. Comunità che costrinse il suo feretro ad esser sepolto in terra sconsacrata, in una landa isolata dove si trova tutt’ora. Una storia molto cara ad Erlend (…ed anche a Lars von Trier). La trasfigurazione 60’s di Nethertoon’s Teeth riconduce ad un altro grande moderno cantore di Scozia, l’Aidan Moffat di How To Get To Heaven From Scotland; mentre Werbeth chiude il cerchio, conducendo idealmente, attraverso i suoi celticismi in punta di plettro, i cori, le trombe e i carillon, ad est del Mare del Nord, su verso il circolo polare, sino in Islanda. Un album incantevole ed avvolgente, magico e suggestivo, evocativo e cupo come i magnifici luoghi a cui è dedicato.
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The Magnetic North – Bay of Skaill , il video
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=1tb2Ebf0gYI[/youtube]
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Tracklist
Bay of Skail | High Life | The Old Man of Hoy | Rackwick the Sweet Sickness | Betty Corrygall | Nethertoon’s Teeth (The Brothers) | Warbeth | The Black Craig | Stromness | Orphir | Ward Hill | Yesnaby
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