La volontà di esprimersi non difetta al giovane Will Samson. Ha da poco pubblicato Hello Friends, Goodbye Friends e già se ne viene fuori con Balance, che continua nel solco del precedente: oblique atmosfere folk sorrette da narcolettici tocchi di elettronica ad accompagnare un cristallino falsetto. L’idea del disco ha cominciato a delinearsi per caso, intorno a fine estate 2011, quando uno dei coinquilini del musicista – Joel Danell, compositore svedese che utilizza lo pseudonimo Musette – è tornato al proprio paese d’origine, lasciando all’amico una collezione di vecchie cassette, un registratore a otto tracce e il necessario per registrare. Il meraviglioso mondo della registrazione analogica si è così aperto davanti ad un entusiasta Samson, il quale, in seguito coadiuvato da Florian Frenzel, ha abbozzato Balance, nella sua casa berlinese, col suddetto procedimento (come testimoniano i cinguettii su Dusty Old Plane). Ecco allora il carillon anestetizzato di Oceans are wilder, seguito da Cathedrals, dove aleggia il fantasma di Nick Drake. Hunting Shadows è un prescindibile intermezzo ambient. Eat Sleep Travel, Repeat e Painting A Horizon sono più vicine alla forma canzone, mentre la strumentale Music For Autumn, dall’eloquente titolo, vanta un misurato impressionismo. Storms Above The Submarine punta su una stasi di tastiere immote e gorgheggi ancestrali. Tra silenzi, rallentamenti, feedbacks sfuocati, Dusty Old Plane si dirada ulteriormente. È questo il problema di certo indie folk (quello più etereo e metafisico): si rischia facilmente di scivolare verso la noia, verso forme musicali ricattatorie e inevitabilmente etichettabili come “belle”, ma avare di vere emozioni. Anche se qui, a dire il vero, di folk rimane poco (molto meno che in Bon Iver, per esempio), in quanto si opta per un’impalpabilità che finisce per rivelarsi inconsistenza. In questo senso, la prolificità dell’autore non deve aver favorito la qualità e l’originalità della proposta. Nella sua mezz’ora, Balance scorre via piacevole, ma sostanzialmente senza lasciare tracce nell’ascoltatore, se escludiamo una suggestione momentanea. Intendiamoci: le atmosfere sono azzeccate e il disco potrà felicemente fare da colonna sonora a qualche mattina autunnale. Ma dubito ci tornerete sopra.
[box title=”Will Samson – Balance (Karaoke Kalk – 2012)” color=”#5C0820″]
Tracklist:
Oceans Are Wilder | Cathedrals | Hunting Shadows | Eat Sleep Travel, Repeat | Painting A Horizon | Music For Autumn | Storms Above The Submarine | Dusty Old Plane [/box]