I romani Buffalo Grillz sarebbero perfetti per comporre la colonna sonora di un episodio de “La Casa” diretto da Sam Raimi. Stesso senso dell’ironia, stesso uso parossistico della violenza che viene alleggerita quanto più viene sbattuta in faccia con inaudita ferocia grazie proprio all’uso intelligente del sense of humor. Basta dare un’occhiata ai titoli dei brani che compongono il loro secondo album Manzo Criminale: Linkin Pork, Forrest Grind, Lapo Elgrind, Sacro e Scrofano, Dimmu Burger, Pig Floyd vanno a comporre una specie di stonatissimo e marcio concept sulla macellazione sonica delle vostre povere budella. Grindcore, questo suonano i quattro brutti ceffi: sparato a mille, anzi mitragliato (non a caso nel libretto al posto dei testi vengono riprodotte delle iconcine raffiguranti pistole e kalashnikov) senza pietà dall’inizio alla fine, con un intermezzo funky a stemperare il massacro e vari sample vocali presi da diversi film (in apertura si riconosce De Niro alias Ferruccio Amendola) che introducono i brani. Da elogiare la perizia strumentale, in particolar modo il drumming forsennato e disumano di Massimo “Mastino” Romano, davvero impressionante anche per chi è abituato a tali sonorità. Il secondo elogio va tributato alla produzione perfetta: il caos sonico che esce dalle casse è sempre ben distinguibile, cosa non proprio scontata nel genere; ciò permette al sound di deflagrare in tutta la sua portata devastatrice. Non solo grind, comunque: i Buffalo giocano spesso con i midtempo di stampo death metal (si sentono delle cose vicine alla scuola della Florida, quasi alla Obituary) usati da break all’interno delle canzoni, i quali conferiscono ulteriore dinamicità alle ripartenze omicide. L’acme della violenza sonica viene raggiunto in Sermoneta Chainsaw Massacre, autentica pozza nera di terrore, dove per un attimo l’humor e l’ironia lasciano spazio all’incubo.
Mazno Criminale è un ottimo disco di genere, arricchito inoltre da guest d’eccezione: Gordo dei Ratos De Porao e Luca Mai degli Zu che presta il suo sax nella già citata Dimmu Burger; astenersi vegani e fichetti hipster.