La matematica applicata alla furia. È sempre un’operazione affascinante quella di unire cerebralità ed energia e vedere quello che ne esce fuori. Il dosaggio deve essere perfettamente calibrato, altrimenti si rischia la noia o, forse ancor peggio, la confusione. Non è il caso di questo duo francese di stanza a Lilla, al secondo full lenght dopo l’esordio del 2010 Ruban De Mobius. Ed Wood JR è una creatura che si nutre di ritmiche possenti farcite da loop assassini, a cominciare dall’iniziale Maila Nurmi, dove sembra di ascoltare i primi Battles. Altra chiara influenza sono appunto quei gruppi math rock che hanno fatto del connubio di cui sopra la loro bandiera estetica; uno su tutti i Don Caballero. A differenza di questi però, i francesi non eccedono mai in contorsioni fini a se stesse che a volte portava gli americani in vicoli angusti apparentemente senza via d’uscita: Silence è sì disco elaborato e ritmicamente intricato, ma il pregio degli Ed Wood JR è di risultare sempre (o quasi) piuttosto fruibili. Così, i pezzi scorrono tra sincopi al confine col metal (IVCV) e sintetizzatori che ben si amalgamano al drumming agile e allo stesso tempo possente (il lavoro su Oktobre e Walkwoman è encomiabile). Convince anche – quando presente: buona parte dei pezzi sono strumentali – il cantato scuola Dischord, sorta di ibrido tra urgenza postcore e declamazioni arty. In definitiva i francesi si confermano su livelli più che buoni: altro buon colpo per l’intraprendente Swarm Records.