venerdì, Novembre 22, 2024

Fear – The Fear Record (The End Records, 2012)

Le risposte alle vostre domande appena avete guardato il titolo di questo articolo sono Sì, Sì e No. Sì, stiamo parlando dei Fear losangelini, il gruppo guidato allora ed ancora da Lee Ving. Sì, sono sempre vivi nonostante si abbia avuto l’ennesimo cambio di formazione (venti membri si sono alternati, tre di questi si sommano all’attuale formazione con Ving). No, non ci sono (fortunatamente) inediti, ma il meglio della loro produzione. Per la precisione abbiamo di fronte una ri-registrazione, più cattiva e incazzosa che mai. Cambiando l’ordine degli addendi (la playlist) il risultato non cambia: l’elisir di lunga vita sembra aver incontrato questa serie di canzoni e Lee Ving, quest’ultimo distrutto dalle birre citate nei vari episodi discografici del gruppo ma in una forma super. Tanto da potersi concedere derive Oi in misura notevole, accelerazioni di bpm, urli ebbri ma potentissimi. La futurista (nel senso di “guerra unica igiene del mondo”) Let’s Have A War è devastante e ancora attuale in fronte della crisi, allora culturale oggi anche economica, che affligge gli USA e l’Europa. Beef Boloney (al secolo Beef Bologna) sfodera un tiratissimo hardcore misogino, e We Destroy the Family adotta un mantra contro lo stereotipo Pleasantville. La lobotomia tanto cara ai Ramones emerge in Camarillo, e il singolone, messo come apertura, I Love Livin’ In The City è la dichiarazione migliore di causticità, delirio e disordine psichico dei veri punks sopravvissuti finora. Dal punto di vista musicale, avviene una cosa bizzarra: i padri dell’hardcore adottano e fanno propri linguaggi usati dai figli per innovare quelli dei padri. Nel dettaglio, tutte le sonorità di chitarre e batteria sono accostabili alla pletora di figli riconosciuti o meno, del punk West Coast , uno su tutti NOFX. Si lasciano le batterie dal suono di una drum machine e quelle sonorità proto no-wave così caratteristiche, ma ormai da sissy, femminucce. Si svecchiano i padri, incazzati e nichilisti più di prima, sputano su tutto e tutti, insomma il delirio. John Belushi, colui che li ha fatti debuttare al SNL, si risveglierebbe dalla tomba pur di non perdersi la scena.

 

 

Elia Billero
Elia Billero
Elia Billero vive vicino Pisa, è laureato in Scienze Politiche (indirizzo Comunicazione Media e Giornalismo), scrive di dischi e concerti per Indie-eye e gestisce altri siti.

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