venerdì, Novembre 8, 2024

Gradinata Nord – Never Trust A Indie 2000/2002…2010! (Bacio Records, 2012)

I Pistols esortavano a non fidarsi degli hippy, i Gradinata nord consigliano la medesima diffidenza nei confronti degli indie rockers: bisogna pure aggiungere, per il bene di quest’ultimi, di tenersi ben lontani da questi quattro energumeni che sembrano appena usciti da un concerto Oi di metà anni ottanta in uno qualsiasi degli scalcinatissimi palchi da centro sociale disseminati per la penisola. Interpreti orgogliosi e indefessi del più puro spirito rock cafone e maleducato, quello che articola le proprie composizioni con i quattro accordi anfetaminici del punk e annaffia il tutto con la tamarraggine tipica delle hard rock bands di una volta, i redivivi valtellinesi si consacrano anima e corpo a quello che loro stessi definiscono “rock da stadio”: titoli come Italia Ultrà, Il Calcio è una cosa seria, Palla al centro non lasciano adito a dubbi. Riformatisi di recente dopo uno iato durato diversi anni, i nostri hanno pubblicato lo scorso anno il loro primo album, Valtellina Boyz. Questo  Never Trust A Indie raccoglie diverso materiale che parte dagli esordi (brani tratti da un live del 2000, cinque brani tratti dallo split coi Rebelde del 2002) sino ad arrivare ai giorni nostri, con dieci pezzi (praticamente la tracklist del loro album in studio) estratti dal live della reunion, datati 2010. Se avete bisogno di alcune coordinate per inquadrare il sound dei GN, pensate alla carica street punk/Oi! Dei Nabat (omaggiati con tre cover) ed alla sfrontatezza del miglior hardcore old school, allo sleaze rock stradaiolo di gente come Hanoi Rocks e New York Dolls, e infine alla carica hard punk rozza e incompromessa dei Motorhead. È interessante il cd in questione poiché permette di osservare l’evoluzione del gruppo nel corso degli anni: dai canonici inizi HC all’approccio più rock’n’roll e parodistico della versione 2011. Gruppo genuino che suona roba tosta e vera, con un’idea di calcio (il senso di lealtà, la solidarietà tra gruppi ultrà, il rifiuto del business delle pay tv) condivisibile, con un senso dell’ironia che rende il tutto leggero e privo di retorica. Se volete cantare a squarciagola con la chitarra a tracolla e la sciarpa della vostra squadra preferita al collo, questa è la musica che fa per voi-oi-oi

Denis Prinzio
Denis Prinzio
Denis Prinzio è bassista di numerose band underground ora in congedo temporaneo, scribacchino di cose musicali per sincera passione, la sua missione è scoprire artisti che lo facciano star bene.

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