venerdì, Novembre 22, 2024

Sleater Kinney; a hiatus

sleater_kinney.jpgit’s a privilege
it’s a background
It’s everything that i own
it’s t
hinking i’m the hero of this pretty white song
it’s thinking i’m the hero of this pretty white world

Corin Tucker era giovane e non aveva ancora dato vita al progetto Sleater Kinney quando scriveva queste parole per Calculated, album d’esordio delle Heavens To Betsy, eppure aveva le idee molto chiare su come concepire un testo politico capace di sanguinare; nelle note interne alla sheet dei testi Corin spiega come l’origine di White Girl fosse legata alla necessità di fare chiarezza su una certa forma di razzismo che coinvolge la scena punk/alternative, anche quella legata ad alcune propaggini del “movimento” riot grrrl o semplicemente alla sua visione personale del razzismo. Corin consiglia di leggere testi come This Bridge Called My Back: Writings By Radical Women of Color di Cherrie Moraga e Gloria Anzaldua, oppure Beloved di Toni Morrison, e ancora Talking Back: thinking feminist, thinking black di Bell Hooks. Questa è la sede meno indicata per valutare il discrimine tra l’assimilazione dell’immagine riot grrrl che è stata filtrata dall’immaginario made in italy come un’icona di superficie, rispetto ad un contesto come quello statunitense dove lo scambio proficuo femminismo/punk si è nutrito di un background rigoroso legato principalmente a Women’s Studies. Questo rigore negli ultimi anni è collassato sulla patina di Suicide Girls, profili myspace che triturano l’immaginario Hello Kitty/porno/cinema d’autore/sexual anorexia/ con una propensione insostenibile alla postura riot; tutte white girls o white boys schifosamente privilegiate/i. Indie-eye si limita, con curiosità e passione, a dirottare la lettura verso questo saggio di Kristen Schilt sull’immagine riot ridotta a confezione di lusso a scapito di quella che tra suono e parola, dovrebbe essere un’occasione stimolante per forzare il linguaggio. Tutto questo per riportare un comunicato che è apparso in questi giorni sul sito ufficiale di Sleater Kinney: “dopo 12 anni, Sleater Kinney hanno deciso di darsi una pausa indefinita. I concerti estivi saranno gli ultimi; dopo non ci sono progetti per futuri tour o per una qualsiasi registrazione“.

with love & Thanks, Indie-eye.

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.
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