In esclusiva per Indie-eye network, la compilation di A Buzz Supreme 2009 raccontata brano per brano dai protagonisti : con le visioni originali di Baby Blue, Beatrice Antolini, Mariposa, Julie’s Haircut, Suz, Proiettili Buoni, Murièl, Hollowblue, Samuel Katarro, Musica Per Bambini, Eterea post bong band, The hacienda, East rodeo, Alessandro Grazian, La blanche alchimie, Joujoux d’antan, Marquez, Petrina, Sarah Schuster, Philomankind, METùo, Ka mate Ka ora, Aidoru, The Orange Beach, il Maniscalco maldesctro, Bologna Violenta, Giancarlo frigieri and mosquitos.
Il Sampler di A Buzz Supreme, la creatura di Andrea Sbaragli e Fabio Vergani, è già circolata tra testate online, webzine e osservatori critici della scena indipendente Italiana; è un quadro molto interessante e ricco di quello che è accaduto in Italia negli ultimi anni a livello musicale e soprattutto l’indicazione di una formula come quella del consorzio, che ancora può funzionare a livello di diffusione promozionale, tanto da dimostrarsi vincente sia sul piano della qualità che della quantità. Riproponiamo con molto piacere qui su Indie-eye network il download dei due volumi, disponibili in due file separati formato compresso .zip per il libero download, inclusa copertina, grafica, foto degli artisti, copertine dei loro album e contatti telematici (myspace, siti ufficiali e cosi via). Insieme alla compilation, in esclusiva per indie-eye.it e grazie alla collaborazione preziosissima di Andrea Sbaragli, abbiamo chiesto a tutti gli artisti presenti nel doppio sampler di A Buzz Supreme di raccontare il loro brano con gli strumenti e il linguaggio che preferivano, ne è venuto fuori un quadro poetico, letterario e anche critico che in un certo senso conferma quello che abbiamo sempre pensato sul rapporto tra prassi teorica e documentazione; la seconda molto spesso è capace di catturare un livello creativo assolutamente vitale manifestandosi in modo inequivocabile come riaffermazione potente del punto di vista, quasi sempre fuori dalle coordinate e dalle griglie analitiche consuete, e talvolta, come in alcuni tra questi ventisette esempi, irridendole con lo spirito del gioco.
Le Due Compilation non sono più disponibili attraverso questo sito, è possibile richiedere informazioni a A BUZZ SUPREME
A Buzz Supreme lo trovi da questa parte
A Buzz Supreme Compilation 2009 – VOL 1 Raccontata dai Protagonisti, brano per brano:
1.01 MUSICA PER BAMBINI “Il Canto Del Bidone” (3′ 00”)
“qui la parola, anziche’ Platone, Plutarco o Plotino, la prende il bidone, ma non per diffondere il testo di un tomo, bensi’ deprecare i regali dell’uomo…”
http://www.myspace.com/musicaperbambini
1.02 ETEREA POST BONG BAND “Cavalcata pt.1” (1’32”)
Quando Christofer Lloyd ( nostro produttore ), sentì la cavalcata per la prima volta ci disse :
” Ragazzi..ma perchè non lasciate perdere l’incipit alla Bernard Hermann di Psycho? Sono sicuro che spopolerà in discoteca senza troppi sinfonismi ! ”
Un anno dopo l’uscita, tra l’apparizione di 5 minuti al Red Zone di Perugia, il vinile con il remix di Ricky L, gli apprezzamenti di Bob Rifo, la massiccia vendita di dischi sul Lago Trasimeno, la sigla di un noto programma su radio3 e la compilation di cui stiam trattando, possiamo dire di essere pienamente soddisfatti.
Ah si, ok..il fatto che Morricone c’ha chiamati i “tamarri della sinfonia “, non ci interessa proprio…
1.03 BEATRICE ANTOLINI “Sugarise” (4’06”)
Sugarise parla di una specie di figura mistica che zucchera tutto quello che incontra.
Diciamo una specie di salvatore o salvatrice del mondo. senza cannoni e bombe, ma solo zuccherando. Chiaramente il significato nascosto è quello dell’essere più consapevoli e fare meno del male, è rivolta a tutti quei buoni o buonisti che con la loro insicurezza e non volontà, distruggono un mondo intero. La bontà può e deve essere e c’è solo quando alla base c’è già una grande consapevolezza e conoscenza.
http://www.myspace.com/beatriceantolini
1.04 SAMUEL KATARRO “Dead Man On A Canoe” (3’31”)
“Nessuno sa cosa potrebbe succedere se Jim Jarmusch chiedesse ai Black Heart Procession di reinterpretare in chiave minore le ultime scene del suo “Dead Man”.
Per adesso non è accaduto niente di tutto ciò e forse non accadrà mai, il caro vecchio Neil ha già fatto il suo sporco lavoro….ma in fin dei conti, lavorando un pò di immaginazione, il risultato non dovrebbe essere troppo dissimile da questo.”
http://www.myspace.com/samuelkatarro
1.05 HOLLOWBLUE “You Cannot Stop” (3’29”)
L’esortazione a vivere con leggerezza il disagio e l’insicurezza degli anni dell’adolescenza.
L’invito a credere in quello che si è, una stella differente dalle altre ma ugualmente luminosa.
http://www.myspace.com/hollowblue
1.06 THE HACIENDA “1 Am” (2’37”)
1am è un pezzo che è stato scritto dalla band nel 2007 in un periodo in cui la fusione tra indie rock e anni 60 si stava facendo largo nelle influenze degli Hacienda e ha fatto un pò da apri pista a quello che poi è stato il lavoro definitivo che ne è uscito con l’Ep Conversation Less dove si sono poi sviluppate altre contaminazioni sonore ma anche a livello di messaggio nei testi.
http://www.myspace.com/thehaciendaband
1.07 EAST RODEO “Puž” (4’30”)
Il pezzo “puž” prende vita
e muore in stanza da letto.
http://www.myspace.com/eastrodeo
1.08 PROIETTILI BUONI “Colori Addosso” (3’22”)
il brano colori addosso è stato scritto nel 2001. E’ di chiara ispirazione tropicalista sia nel testo che nell’arrangiamento. Allora come oggi,continua a essere un brano fresco e vitale nel suo miscuglio,ma ancora di difficile collocazione in qualsivoglia stile.
http://www.myspace.com/proiettilibuoni
1.09 MURIèL “Alto Mare” (4′ 58”)
Tracciare una linea e scendere sotto il livello del mare per indossare uno sguardo dal profondo. BLU. Affondare nelle onde. BLU.
Riconoscere “il peso delle cose che affogano dentro la realtà”. Riconoscere cosa ci trattiene a riva e scegliere il mare. Riconoscere cosa ci trascina a riva e scegliere. Riconoscere. Scegliere. “In profondità. Andrò. Andremo. Ovunque”
http://www.myspace.com/muriel29
1.10 ALESSANDRO GRAZIAN “Solo Lei” (2’42”)
“La mia canzone si intitola “Solo lei” ed è estratta dal mio ultimo disco (un EP uscito nell’autunno 2009 ed intitolato “L’Abito”). Musicalmente la linea vocale è costruita quasi esclusivamente su dittonghi discendenti. Testualmente è una canzone che parla dello
smarrimento dei sentimenti e della difficoltà di costruire qualcosa con una persona. Affronta l’impossibilità di vivere una storia d’amore a causa dell’egotismo del protagonista.”
http://www.myspace.com/alessandrograzian
1.11 LA BLANCHE ALCHIMIE “1941” (4’05”)
Un corpo che galleggia in un corso d’acqua è un immagine triste e piena di grazia.Ma quando la natura tutta intorno celebra questo istante, l’immagine sfiora il sublime.L’azzurro, l’oro, il verde chiaro delle piante acquatiche, il rosa pallidissimo.Quel corpo un tempo pieno di sofferenza ora si libera e diventa simbolo di quiete immortale.E mentre il creato balla in un vortice di splendore, il silenzio è tutto cio’ che resta. Il silenzio dell’ignoto,di quell’istante mai descritto e solo immaginato.
www.myspace.com/blanchealchimie
1.12 JOUJOUX D’ANTAN “Nel Mio Armadio” (5′ 03”)
“nel mio armadio è la prima canzone del disco, la prima canzone dei concerti, la prima canzone dei joujoux d’antan, la prima canzone che io abbia mai scritto. Mi piace pensare che sia il nostro biglietto di presentazione, un invito, una porta da aprire per entrare nel mondo dei joujoux d’antan e capirli anche un pò meglio :) Non c’è bisogno che spenda molte parole sul testo, il tutto suona come una fiaba piuttosto inquietante sulla perdita dell’innocenza, che è poi il concetto che sta alla base del nome del gruppo stesso e dell’immaginario a cui facciamo riferimento. buon ascolto. marco – jjd’a”
http://www.myspace.com/joujouxdantan
1.13 MARQUEZ “L’Anno Del Toro” (5′ 13”)
L’anno del toro è il brano che dà il titolo all’omonimo ep uscito in digital download gratuito lo scorso novembre. Nasce da una bozza musicale dalle sfumature dichiaratamente blues sul quale crescendo si appoggiano immagini che hanno a che fare con il desiderio di trovare spazio. Dopo essersi moltiplicate, intrecciate e contorte le voci lasciano di nuovo spazio al tema di pianoforte, al finale e magari a una riflessione in più.
http://www.myspace.com/wearemarquez
A Buzz Supreme Compilation 2009 – VOL 2 Raccontata dai Protagonisti, brano per brano:
2.01 MARIPOSA feat. DAEVID ALLEN “Clinique Veterinaire” (3’54”)
“Yes, it will be a pleasure!”. Urca! Questa entusiastica risposta ci arrivò direttamente sulla mail direttamente da Daevid Allen, Guru e leader dei prodigiosi Gong. Era la risposta alla domanda “Ti andrebbe di cantare un nostro pezzo per il nostro nuovo album?”. Non ci potevamo credere. Daevid dalla sua viva voce, ha cantato per la prima volta in italiano. E così la storia del cagnolino abbandonato si adagia sulle storiche corde vocali che tanto ci hanno ispirato in questi anni. Che Meraviglia! (come dice il testo). La canzone, poi, è la nostra “Video killed the radio stars”. Buon ascolto! (e ascoltate i Gong, se ancora non li conoscete).
http://www.myspace.com/mariposamusicagruppo
2.02 BABY BLUE “Took Me Long” (3’55”)
“Took me long è un brano tutto basato su una tensione instabile, ottusa e buffonesca. Spinta all’eccesso, questa tensione finisce per esplodere violentemente nel ritornello in una cruda e disperata richiesta d’amore. Mentre il tessuto strumentale procede, destrutturato, fra il blues del Delta e un funk atonale, le due voci tipiche della musica dei Baby Blue hanno in questo caso la funzione di trainare, fondendosi per lo più in un fascio unico, l’intero brano.”
http://www.myspace.com/babyblue2004
2.03 PETRINA “Pool Story” (6’11”)
Avevo un’amica, molto tempo fa. Lei era così bella, e tutti gli uomini le stavano attorno. Lei poteva fare tutto, poteva nuotare sott’acqua, tuffarsi, fare le capriole. Io non sapevo fare nulla. Venne il penultimo giorno: l’istruttore ci urlò che il dì dopo avremmo dovuto fare i tuffi nell’acqua profonda. Tutti avevamo paura, ma io sapevo che c’era lei. Il giorno dopo, senza dirmi nulla, lei non venne. Aveva avuto paura. E così io mi tuffai, completamente sola, mi tuffai.
http://www.myspace.com/deborapetrina
2.04 SARAH SCHUSTER “More” (2’58”)
L’ossessione di una sete, una pretesa e una minaccia travestita da richiesta, con un ritornello che viaggia come un treno, forte della sua consapevolezza.
“Di cosa credi che abbia bisogno? Io sono ancora convinta di avere bisogno di qualcosa di più. Non credi che abbia bisogno di qualcosa di più, di più, di più, di più?!”
http://www.myspace.com/sarahschuster1
2.05 PHILOMANKIND “Heartbeater” (3’10”)
“in mezzo a una selva di pezzi in cui l’amore va a finire male, I Philos smentiscono il loro atavico pessimismo, e incidono un pezzo nel quale l’amore è ancora nella fase del pieno sboccio (massimo 9 mesi, sostengono gli antropologi). il tutto accompagnato da un arrangiamento rock’n’roll e armonizzazioni vocali alla beach boys. la sensibilità femminile del testo è garantita dall’autrice, l’ex-bassista Doda Mariotti.
http://www.myspace.com/philomankindband
2.06 METùO “Fonometro” (5′ 06”)
Onirico e poetico prende forma sulle melodie emesse da micro tasti giocattolosi di una piccola bontempi. Un brano soffice e caldo, racchiuso in un sound analogico; piccoli glitch animano il substrato e una voce digitale pronuncia…”please write your name, code and password”…..genere : “giocotronica”.
2.07 JULIE’S HAIRCUT “The Devil In Kate Moss” (4′ 55”)
“The Devil In Kate Moss” rappresenta quasi una sintesi di quello che i Julies fanno oggi. C’è tutto quello che ci piace mettere nella nostra musica: una struttura aperta e non convenzionale, una parte cantata non necessariamente preponderante rispetto alle componenti prettamente musicali, un testo evocativo e non troppo specifico, ritmo motorik, andamento ipnotico, suoni liquidi e un’armonia pressocché immobile.
http://www.myspace.com/julieshaircut
2.08 KA MATE KA ORA “Calm Down” (3’21”)
Dice : boia come sono tristi i Ka mate Ka ora! Questa Calm Down poi, tristissima!
Pensarla così, a me, ascoltare musica triste, mi viene da ridere. A crepapelle. Spiegare perché non saprei, ma nella tristezza c’è qualcosa di terapeutico. E allora, ascoltare Calm Down, giù a ridere che non mi fermo più, a momenti. Che c’hai da ridere che non ti fermi più?, mi dicono. Boh?!
www.myspace.com/kamatekaoraband
2.09 AIDORU “Albert None” (2’21”)
Albert None è la più canzone dei nostri paesaggi. Siamo stati dubbiosi fino all’ultimo, inizialmente non volevamo nemmeno inserirla nel disco. Invece si è rivelata una specie di apripista, una mano tesa verso il pubblico pronta a portare l’ascolto verso lidi ben più agitati e profondamente esotici. Porta con se una sorta di paesaggio radiofonico, uno scorcio da autoradio che suggestiona ma non ferisce. Speriamo vivamente che la sua funzione possa essere davvero quella rivelatasi in extremis, ci auguriamo che la fiducia conferita a questo brano porti i frutti ben sperati.
2.10 THE ORANGE BEACH “Quoque Tu BMW?” (1’55”)
“Quoque tu BMW?” e la bizzarra storia di una gita in auto dei nostri col Quoque che s’imbatte in un posto di blocco particolarmente ligio al dovere.La più lunga perquisizione della storia dei posti di blocco,ma fortunatamente senza conseguenze.
http://www.myspace.com/theorangebeach
2.11 IL MANISCALCO MALDESTRO “Sorridi Al Muro” (3′ 47”)
“Storia stralunata di un uomo vile al suo destino di capra. Rintocchi subliminali di un passo che inciampa, intanto che bussa un ritmo incalzante che si scioglie continuamente in un canto lento e soffuso. Un brano la cui musica rende il viaggio primordiale della mente, che si spruzza di semplici e isteriche parola, tra colori e desaturazioni. Alla fine la melodia si spegne soffice, come in un sogno che finisce, e lascia le sue traccie sullo sgualcito cuscino.”
http://www.myspace.com/ilmaniscalcomaldestro
2.12 BOLOGNA VIOLENTA “Il Trionfo Della Morte” (1’21”)
La Cina, i bambini, la morte.
Non si può prescindere dalla logica che ci spinge a pensare che i cinesi, in quanto comunisti, mangino i bambini. E nelle lotte sanguinose per la vita, chi trionfa è sempre la morte. Vittime, carnefici e attori di questo spettacolo sono i bambini, che seguono attenti l’evento in attesa del trionfo della morte.
http://www.myspace.com/nicolamanzan
2.13 SUZ “Fear” (4’50”)
“Un brano dove atmosfere rock si mescolano all’elettronica, viaggiando sulla potente bassline di Alessiomanna e sulle percussioni elettroniche al limite della distorsione di El Reverendo M arricchite dall’arpa di Duccio Lombardi.”
http://www.myspace.com/shapeoffearandbravery
2.14 GIANCARLO FRIGIERI AND MOSQUITOS “In Love” (1’56”)
Ci amiamo.