Prima che l’entusiasmo, prima che la soddisfazione, l’immediata sensazione che coglie dopo l’ascolto di Technicolor Dreams di A Toys Orchestra è una sorta di stupore prossimo allo sbigottimento. “Questa cosa viene dall’Italia”… a malincuore riscopro in me qualcosa di simile a una forma di orgoglio nazionale, sentimento che credevo non mi appartenesse più da tanto tempo. Di dischi italiani competitivi anche all’estero per fortuna ne escono, e non da oggi; gli A Toys Orchestra sono andati oltre: Technicolor Dreams è un disco in grado di spiegare agli americani cosa vuol dire oggi, 2007, indie-rock. E questo non solo per il respiro internazionale del loro suono o per l’ottima produzione di Dustin O’ Halloran (intervistato da questa parte, su indie-eye) (Devics).
Ciò che fa la differenza, ciò che lascia a bocca aperta mentre si ascolta Technicolor Dreams è qualcosa di molto più essenziale e basilare, molto banalmente: la qualità delle canzoni. Una tracklist caratterizzata da un songwriting assolutamente eccezionale per tredici brani che non conoscono un attimo di cedimento. Composizione, arrangiamento, suono: …A Toys Orchestra sono in stato di grazia, in Technicolor Dreams ogni elemento viene espresso ai livelli più alti. “Cornice Dance” è puro genio melodico: marcia indie-rock à la Black Heart Procession improvvisamente aperta da un inatteso squarcio melodico con tanto di cori Beach Boys. “Powder On The Words” è una ballata da lacrime capace con “Amnesy International” di chiamare in causa i Beatles, Neil Young e David Bowie con una leggerezza e una padronanza da – mi ripeto – lasciare a bocca aperta. Difficile resistere alla tentazione di assegnare già a marzo la palma di migliore produzione italiana 2007. Di mesi ne restano ancora tanti e a questo punto la sfida può diventare un’altra… e si gioca dall’altra parte dell’oceano.
Un plauso e un grazie a loro e alla Urtovox che ha pubblicato l’album. C’è bisogno di dischi così. Technicolor Dreams è uscito il 19 marzo e A Toys Orchestra sono in tour un po’ ovunque. Non fateveli scappare.