Un delirante dialogo nella pineta dell’ Ardenza, sede dello Psycho Stage a Italia Wave 2010, tra Alessandro Fiori (qui la recensione del suo debutto solista, Attento a Me stesso) e Alessio Chiappelli (S.U.S). Trovatisi quasi per caso. “Tradotto” per gli esseri umani da Michele Baldini e fotografato da Elena Venturi
Cosa posso chiederti…
Alle volte, dopo aver fatto la pupù guardo se sono riuscito a disegnarci delle lettere, sono spesso venute delle “o”, delle “l”, delle “t” a volte, devo riuscire a capire cosa ha cercato di raccontarmi il mio corpo.
Ecco, visto che sei partito dai sanitari, parliamo di vasche…
La Vasca è una delle canzoni che preferisco di Attento a Me Stesso, una delle due che ho composto al pianoforte. Rappresenta il mio ripescare l’ infanzia. Ero piccolo e anche allora era come se fossi già un cantautore maturo e cosciente, che aspettava solo di imparare a suonare uno strumento per raccontare in musica le cose che viveva. Parla delle vasche che c’ erano davanti la stazione di Arezzo, dove lavorava mio nonno. Andandolo a trovare mi offriva una pizza del bar della stazione, molto buona.
Rammenti anche il pane con la marmellata…
E’ vero, il cibo compare spesso nei miei pezzi. Quello comunque era il panino che si faceva mio nonno prima di andare a lavorare. Non glielo faceva la nonna, perché andava a letto molto tardi, dovendo sempre recitare rosari lunghissimi e non ce la faceva a svegliarsi presto come il nonno. Che prendeva il caffellatte e si preparava due fette di pane con la marmellata Santa Rosa.