Il cantautore pisano Andrea Carboni, in attesa del suo nuovo disco che uscirà alla fine di questo 2012, si rende fautore di un’iniziativa lodevole e ben riuscita. Infatti, con il suo nuovo Ep Sassi, contenente quattro incisioni, ha voluto beneficiare la fondazione Achille Schiavo, impegnata nei paesi in via di sviluppo, donando a loro l’intero ricavato del suo Ep.
Entrando nelle dinamiche di questo breve tratto del percorso musicale di Carboni, si apprezza il sottile ma ben gestito equilibrio fra lingua italiana e quella francese. Un cantato che abbraccia lo stesso concept di questo lavoro: la rabbia e il desiderio di poter scuotere la coscienza a favore di chi non ha voce per poterlo fare. Una stizza che si erge in quattro capitoli dal sound empirico e pregno di spunti interessanti. Le sue chitarre colano come piombo fuso in scenari distorti e viscerali, lo stampo rimane classico e le liriche sembrano incastrarsi perfettamente nell’immaginario sonico di Andrea. Un’espressività che in brani come Il Male Minore e l’ending track Complicitè, trovano l’acume compositivo del musicista toscano.
Sassi, che vede la registrazione e la produzione artistica affidata a Paolo Mauri (Afterhours, Luci Della Centrale Elettrica, Massimo Volume, Sottotono etc.), è la vetrina ideale di chi vuole racchiudere, in poco più di undici minuti, il proprio intento sonico. Bravo.