Band di San Francisco che esordisce sulla giovane etichetta di Brooklyn Tee Pee Records.
Il sound di questa formazione californiana si inserisce nel recente filone neopsichedelico tanto in voga negli ultimi tempi, soprattutto negli USA. Si tratta certamente di un buon esordio, anche se pecca di personalita’ mostrando talvolta delle influenze un po’ troppo marcate ma inevitabili dato il genere, piuttosto limitato.
Il primo brano, molto energico, ci riporta indietro ai primi anni Novanta- quando gia’ il grunge si rifaceva a certi suoni di stampo 70’s- e sembra di ascoltare i Mudhoney del primo album. Man mano che si procede con l’ascolto, il disco rivela la sua vera connotazione: Mosquito Lantern e’ una canzone dai tipici tratti barrettiani. Rudy on the Corner mischia psichedelia e certo krautrock (Amon Duul II) ed e’ uno dei vertici dell’album. Summon the Vardig non tradisce le origini californiane della band, che si lancia in una jam acida degna di Grateful Dead e Quicksilver Messenger Service. In Occult Roots c’e’ spazio anche per la psichedelia di stampo texano (Roky Erikson / 13th Floor Elevators). E’ nei brani finali che gli Assemble Head In Sunburst Sound mostrano maggiormente una mancanza di originalita’, essendo troppo simili ai loro piu’ famosi concittadini Comets On Fire (con cui tra l’altro dividono il produttore, Tim Green). Di sicuro acquisteranno piu’ padronanza dei loro mezzi nelle pubblicazioni future.