venerdì, Novembre 22, 2024

Black Spiders – Volume (Cargo Records, 2011)

Ci si potrebbe scrivere un libro su tutti i gruppi rock – passati e presenti – che hanno nella ragione sociale l’aggettivo “Black”: i Black Spiders sono quindi gli ultimi di una lunga lista. Inglesi di Doncaster, fanno parte di quella schiera di bands moderne (Airbourne, The Answer, Graveyard, Rival Sons, solo per dare alcune coordinate) dedite a riscoprire e rivitalizzare le radici del Classic Rock, creando un impasto potente e testosteronico di Hard Rock, Punk, Southern e Stoner. Roba che in Inghilterra, appunto, sta andando parecchio forte: qui da noi un po’ meno, forse perché ci si intestardisce ancora con i vecchi dinosauri trascurando le cose nuove. Detto questo, bisogna altresì aggiungere che i gruppi citati, al di là di una buona assimilazione dei modelli originali che si traduce in un discreto citazionismo e applicazione delle coordinate di riferimento, non è che brillino poi per altri meriti particolari: buoni interpreti insomma, ma niente di più. In questo i ragni neri si differenziano un pochino dal branco, risultando un tantino meno derivativi e un briciolo più frizzanti dei colleghi. Basta questo per fare di Volume – album che raccoglie i primi 3 EP registrati dalla band – un lavoro certamente godibile che si lascia ascoltare con piacere, sia nel singolo St. Peter, distillato delle influenze sudiste dei nostri, sorta di incrocio tra i Lynyrd Skynyrd e i Grand Funk Railroad, sia quando si lasciano andare ad episodi più veloci e marcatamente influenzati dal punk metallizzato di scuola Motorhead – non a caso una delle due cover presenti, l’altra è Kicked In The Teeth degli AC/DC, è proprio No Class di Lemmy e soci – come in Stay Down e Cold Dead Hands. Le influenze Stoner Blues le ritroviamo poi in Meadow, forse la più convincente del lotto, quasi 7 minuti di torrenzialità hard e di riff caldi come la pece bollente. Riassumendo, è l’Hard Rock di stampo Seventies dai riff quadrati e tosti (Just Like A Woman) reinterpretato con la sensibilità di chi ha ascoltato sia il grunge dei ’90 che l’indie rock muscolare radio friendly degli anni 00, leggi Foo Fighters, la cifra stilistica complessiva che anima il sound dei Black Spiders.

Produced, engineered and mixed by Matt Elliss at Axis Studios, Doncaster UK

Black Spiders:
Adam Irwin
Andy Lister
Mark Thomas
Tiger Atkinson
Adam Irwin

Denis Prinzio
Denis Prinzio
Denis Prinzio è bassista di numerose band underground ora in congedo temporaneo, scribacchino di cose musicali per sincera passione, la sua missione è scoprire artisti che lo facciano star bene.

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