Bosque Brown non è propriamente una band, è lo pseudonimo o forse il doppelganger di Mara Lee Miller nata e cresciuta a Stephenville, in Texas, scatola magica utile a Mara per generare l’epifania di un songwriting narrativo, familistico e potente allo stesso tempo. Bosque Brown Plays Mara Lee Miller è davvero un palindromo straordinario, primo CD dell’artista Texana pubblicato per la Burn Toast Vinyl grazie all’amore e la dedizione di Damien Jurado che ho guidato Mara lentamente fino alla realizzazione. Mara è coadiuvata dal marito Ryan al pedal steel e al basso, sua sorella Gina al piano e due amici, Winston and Jeremy, che aggiungono batteria e chitarra dove è necessario. La potenza dello storytelling di Mara è di qualità squisitamente sonora, come un occhio intimo nel sistema nervoso di Bobby Gentry, con la stessa, rarissima capacità, dell’artista di Nashville, di lacerare lo schermo opaco di un genere, e disseminare alla deriva il timbro di strumenti altrimenti riconducibili ad una tradizione specifica; un racconto intimo e inquietante, a tratti più pervasivo dei giochi seducenti e scaltri di Devendra Banhart sulla memoria di My People Were Fair and Had Sky in Their Hair… But Now They’re Content to Wear Stars. Per Indie-eye, la musica di Mara Lee Miller, suonata da Bosque Brown, è una delle scoperte dell’anno. Mara sta lavorando ad un nuovo EP previsto per i primi mesi del 2006; nel frattempo vi invitiamo a visitare la sua pagina su Myspace per ascoltare alcuni brani in streaming.