Carlot-ta intervistata in un momento di pausa prima del suo recente concerto del 15 aprile 2011 presso la limonaia di Fucecchio ci ha parlato del suo primo full lenght pubblicato recentemente per l’etichetta Fiorentina Anna The Granny e intitolato Make Me a Picture of the sun. Carlotta Sillano, classe 1990 suona il piano sin dalla tenera età di cinque anni e dal 2009 ha bazzicato locali, teatri, festival e importanti rassegne tra cui il Premio Tenco, il Premio Bindi, Spaziale Festival, Libra Festival, La Ghironda Festival, Salone del Libro e ha condiviso il palco con artisti del calibro di Melissa Auf der Maur, Cocorosie, Morgan, Kaki King, Nada, Massimo Volume, Paolo Benvegnù, Dente, Pan del Diavolo. Make me a picture of the sun, è prodotto da Gianmaria Ciabattari (unePassante) con gli arrangiamenti orchestrali di Gianluca Cangemi e la post produzione di Tommy Bianchi. Ne parliamo approfonditamente da questa parte su Indie-eye REC….
Una domanda tanto scontata quanto informale, e forse per questo non ne ho trovato traccia in rete: perchè usi un trattino per dividere il tuo nome? Ha un significato particolare per te?
Semplicemente perchè esisteva già una Carlotta senza trattino, quella di “frena, che voglio andare al mare”. C’era quindi una necessità di differenziarsi, quindi ho usato il nickname con il quale mettevo le mie prime registrazioni su myspace. E’ un nickname a caso ed è rimasto tale, ma tutti comunque formulano delle teorie psicoanalitiche incredibili, tipo l’Io che si separa dal super Ego, delle cose così.
Parlaci di come sei arrivata a farti conoscere dalla tua etichetta Anna the Granny e anche della genesi del disco, Make Me a Picture of the Sun.
Semplicemente Gianmaria Ciabattari, produttore e label manager (N.d.R. ride per ironizzare sulla classificazione anglofona) tramite una mia amica. L’etichetta era appena nata e era alla ricerca comunque di qualcosa completamente nuovo, e addirittura è venuto a conoscermi a Vercelli, è venuto a vedermi suonare e dopo un anno e mezzo è iniziata questa collaborazione
Ci sono molte sfaccettature nel tuo disco, che di solito si imputano ai differenti stati d’animo di una persona. Questa volta però vedo un tuo coinvolgimento totale nelle tue canzoni ho sentito degli sbalzi molto forti, quasi..
Schizofrenici?
Esattamente, ecco, le tue canzoni rispecchiano veramente un piccolo pezzetto di te?
I pezzi sono stati scritti in un periodo di tempo molto ampio, il primo risale al 2006, per qui in questi quattro anni, perchè abbiamo registrato l’anno scorso, il mio stato d’animo è molto cambiato.
I brani sono comunque rimasti invariati?
Sicuramente si, anche la struttura. Le canzoni nascono in una certa forma minimale, piano e voce, e successivamente sono state arricchite con degli arrangiamenti, ma la forma rimane fedele all’originale.