Dopo due Ep autoprodotti, per il quartetto Napoletano dagli pseudonimi variopinti è arrivato il momento di registrare il primo Lp, intitolato “The Assassination of Alabama Whitman”. Packaging old style curato fino al midollo, con un artwork che sembra fare il verso allo stile old fashioned caro a Tarantino e un cd che vuol apparire come un 33 giri. Premesse che ci permettono di dire che la parola d’ordine per Curtis Jones & The Gossip Terorists è il citazionismo, a partire dal nome che mette insieme Joy Division e Bowie prima che diventasse tale, fino al titolo che recupera il personaggio Tarantiniano di Alabama Whitman interpretato da Patricia Arquette nel film di Tony Scott noto come True Romance. Quando ci si avvicina alla musica, i fattori non cambiano; si insegue uno standard che è proprio dei ’60 e dei ’70, si ascolti ad esempio l’attacco di Confidential e di Cheap Talk, o sponstandosi più avanti della “ottantiana” Kiss the Toad, un brano che sembra preso paro paro dal repertorio di riferimenti già digerito degli Interpol. Paradossalmente, quello di Curtis Jones & The Gossip Terrorists sembra anche un esperimento alla Baustelle, per una ricerca di tipo melò che si serve di altri ascolti e di liriche che citano altri classici della musica e del cinema, per creare un universo personale e tutto sommato astratto. Nonostante questa attitudine Wikipedia style, il giudizio non può essere che positivo. La sostanza c’è; e in termini di forma si tratta indubbiamente di un prodotto ben confezionato e piacevole da ascoltare. Le prime cinque tracce, sono degli inni pop assolutamente taglienti, mentre il resto del lotto si assesta su una godibile normalità. Resta l’impressione di una forte padronanza del mezzo “pop”, senza troppi fronzoli, puntando dritti al risultato senza arrangiamenti di troppo; un lavoro di qualità da tener d’occhio.