Probabilmente ci sono gruppi che non hanno mai smesso di suonare gli anni ’90. Ciò che oggi fa pensare che i tempi siano maturi per un recupero di quei suoni è più che altro il fatto che etichette importanti abbiano (ri)cominciato a pubblicarli. L’anno scorso è stata la volta degli ottimi Thermals e degli Oxford Collapse (Sub Pop), quest’anno ha visto l’esordio di Ted Leo su Touch&Go e adesso è il turno della tedesca Tomlab, ottima etichetta di Colonia che pubblica Night Group, primo album dei Dog Day, quattro ragazzi di Halifax, Nuova Scozia (ancora una volta il Canada…). Hüsker Dü, Seaweed, Sunny Day Real Estate… questi sono i primi riferimenti che mi vengono in mente ascoltando i Dog Day (e mentre digito i loro nomi mi vengono i brividi) ma attenzione, la nostalgia è tutta di chi scrive poiché non ve n’è la minima traccia nelle canzoni di Night Group, che si tiene ben lontano da facili e inutili revivalismi. A differenza delle band sopra citate i Dog Day mantengono un appeal pop molto forte: anche quando accelerano non suonano mai punk, le distorsioni delle chitarre non graffiano, in primo piano restano sempre le melodie.
I Dog Day guardano saggiamente indietro, segnano il passo, ripercorrono un sentiero di cui si era un po’ smarrita la traccia e pubblicano un album che sorprende per diversi motivi: perché è un esordio discografico intenso e compatto; perché è un’altra produzione Tomlab che spiazza ancora una volta rispetto alle proposte del proprio catalogo; ma soprattutto in quanto sono un progetto così lontano dalle mode musicali del momento, così sordo ai richiami dei vari hype che hanno attraversato le ultime stagioni dell’indie-rock da far gridare al miracolo in quanto, udite udite, suona attuale. Passato, presente e forse il futuro dell’indie: tutto in dodici canzoni per poco più di mezzora. Un piccolo gioiello.
Sul sito del gruppo è disponibile il download della canzone “Oh Dead Life” in formato mp3. La distribuzione italiana di Night group è a cura di Widerecords.