domenica, Dicembre 22, 2024

Dumbo Gets Mad – Elephants At The Door (Bad Panda Records, 2011)

La scena in cui Dumbo – l’elefante volante della Disney – vive la sua prima esperienza “stupefacente” (poiché di questo si trattava, soprattutto se si prendono in considerazione i vari messaggi subliminali disseminati nei film del magnate statunitense), è una delle migliori trasposizioni cinematografiche – e semantiche – che siano state fatte del mondo psichedelico. Non a caso, i Dumbo Gets Mad hanno coronato il loro sogno “allucinogeno”, citando la scena in questione nel loro nome. In realtà, a scanso di equivoci, cominciamo col dire che l’aggettivo possessivo dovrebbe essere al singolare, poiché nonostante le presenze vocali siano due, l’artista che viene rappresentato dal nome di cui sopra è soltanto uno; parafrasando la presentazione ufficiale, si tratta di un peculiare one-man project (con il supporto della compagna di quest’ultimo, la quale presenzia in alcune tracce). Dumbo Gets Mad è un’idea tutta italiana nata la scorsa estate ma non per questo nuova alla blogosfera: siti musicali come The Needle Drop e I Guess I’m Floating hanno già avuto modo di esprimere tutto il loro entusiasmo nei confronti dei primi assaggi che “l’elefante matto” ha offerto gratuitamente agli internauti, Plumy Tale (come se ai giorni nostri, farfisa e rocksichord fossero una prerogativa dei soli Wilco) ed Eclectic Prawn, sfacciatamente radiofonica. Le dieci tracce dell’energico LP sono dieci godibili short science-fiction, dove le influenze surf si dividono tra spot marini e scenari galattici. Limbo’s Village, per esempio, introduce l’ascoltatore alla marea di organi surf “sommersi” da giochi elettronici e vocali e qualche campionamento dal sapore vintage che ricordano le onde sonore cavalcate nei primi ’90 dai Man or Astro-man?, fra i primi a fondere elementi surf con suoni futuristici. Queste citazioni non devono però trarre in inganno, Elephants At The Door è un album assolutamente caratteristico che non ha precedenti – soprattutto in Italia. Si ascolti la disco sognante di Marmelade Kids, non si riesce mai a prevedere la direzione che la canzone prenderà nell’andamento della sua forma. Se il vostro libidinoso orecchio ha bisogno di una vibrazione old-fashioned, ma non per questo satura di luoghi comuni, questo è il disco mai atterrato sulla terra fino ad ora, proprio come la navicella spaziale che aspettavate da tempo. In linea con la politica della Bad Panda Records di offrire un mp3 gratuito ogni lunedì (per ora siamo a quota 66), sarà possibile scaricare l’intero LP “al costo di un tweet” (gratuitamente) a partire dal 2 febbraio, in vista dell’uscita nel formato vinile prevista per il 26 dello stesso mese. Consiglio: il 2 febbraio armatevi di Twitter e passate parola!

Sebastiano Piras
Sebastiano Piras
Sebastiano nasce in Germania e sin da piccolo mostra uno sfrenato interesse nei confronti della musica, dal pop soul dei Commodores alla singolarità del Duca Bianco.

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