Stefano Rampoldi, in arte Edda, è tornato. Di nuovo. Sì perché l’ex Ritmo Tribale ormai ci ha abituati a questo eterno ritorno. Nel 2009 ha sorpreso tutti rompendo un silenzio che durava ormai da dieci anni pubblicando il riuscitissimo Semper Biot, una confessione intima su base prettamente acustica. Oggi lo ritroviamo, in grande spolvero, a pubblicare il suo secondo disco in solitaria, Odio i Vivi sempre per la Niegazowana. Alla corte di Edda, oltre il fedele co-autore dei testi Walter Somà, troviamo il produttore Taketo Gohara e Stefano Nanni in veste di arrangiatore. L’album è l’ennesimo spaccato intimo del chanteur lombardo con una proiezione musicale più ricca e sperimentale, rispetto al lavoro precedente. L’assetto delle dieci tracce si fondono sulla grande ricerca sonica, un apporto quasi orchestrale (archi, ottoni, hammond, contrabbasso, flauti, marimba, etc.) alla voce sofferta e implorante di Stefano. La sua natura “elettrica”, tenuta in formalina per molti anni, prende nuovamente vigore e sembra donare la giusta luce ai ricami melodici di Odio i Vivi. La sensazione che si respira è di assoluta libertà creativa, un lasciar scorrere le vibrazioni di getto senza soffermarsi troppo, un lento scivolare di suoni e parole in una sensazionale atmosfera di grazia. Le chitarre distorte e prive di controllo arricchiscono lo scenario di Topazio, un brano che si scaglia energico e incattivito sulla più dolce e riflessiva Emma. Più articolata e tenebrosa invece la title track, ricca di stacchi ruvidi che si contrappongono all’ariosità gioviale di Qui. La voce di Edda completa il discorso corale che si apprezza in questo nuovo progetto, una naturale evoluzione di un cantautore che, dopo essersi spogliato completamente, si diverte a indossare nuovamente le vesti del musicista sperimentale. Da segnalare la collaborazione con Gionata Mirai dei Teatro degli Orrori, nel brano Gionata, un brano struggente e sostanzioso, che racchiude in sé l’intera essenza del lavoro di Stefano. Odio i Vivi è un disco visionario e al tempo stesso lussuoso, uno splendido arricchimento delle angolature sonore surreali di Edda.
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tracklist
Emma | Anna | Odio i vivi | Topazio | Gionata | Marika | Il seno | Omino nero | Qui | Tania [/box]